1. Che cosâè per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un magnifico passatempo che impegna e sgombra la mente, accende i ricordi e libera la fantasia.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Circa vent'anni della mia vita reale sono racchiusi tra le pagine di questo libro.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere questâopera.
Innanzitutto condividere la mia particolare esperienza lavorativa. Lasciare un messaggio alle giovani generazioni, ormai sempre piĂš tecnologiche, affinchĂŠ possano riscoprire la bellezza della natura e degli animali che abitano questo meraviglioso pianeta e che tanto hanno da insegnare a noi umani, forse anche ad essere migliori e responsabili.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ho scelto il titolo dopo la stesura delle prime pagine.
5. In unâipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sĂŠ? O quale scrittore? PerchĂŠ?
Se fossi su un isola deserta, penso che mi dedicherei ad osservare la natura selvaggia, il cielo, il mare, la fauna e la flora. Quale migliore lettura di quella del creato ? Mi sentirei molto vicina al Creatore e se proprio provassi il desiderio di leggere un libro non ho dubbi che sarebbe la Sacra Bibbia.
6. Ebook o cartaceo?
Fin da bambina leggere, per me, significava avere qualcosa da sfogliare tra le mani. Mi piace percepire il fruscio delle pagine, la consistenza della carta, il suo profumo. Preferisco il cartaceo, ma accetto anche gli ebook solo perchĂŠ, con il risparmio della carta, sono una scelta ecologica.
7. Quando e perchĂŠ ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ho mai deciso di intraprendere la carriera di scrittrice, ne mi ritengo tale. La stesura di questo libro è nata per gioco, quasi una scommessa con me stessa, non avrei mai pensato di riuscire a pubblicarlo.
8. Come nasce lâidea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Lasciato il Giardino Zoologico, non per mia volontĂ , ne sentivo profondamente la mancanza. Scrivere questo libro mi ha permesso di colmare il vuoto che provavo facendomi rivivere l'intensitĂ e la bellezza di quegli anni indimenticabili trascorsi allo zoo.
Dopo aver fatto leggere il manoscritto a mia mamma, alla quale l'avevo dedicato, lo diedi ad un'amica per avere un suo parere. Ultimata la lettura la mia amica mi disse che si era commossa per la dedica che avevo fatto a mia madre. Mamma rimase stupefatta perchÊ, non aveva notato che l'avessi dedicato a lei. Prese allora il manoscritto, lesse la dedica e, scusandosi per non averlo fatto prima, mi ringraziò con un abbraccio nel quale percepii chiaramente la sua felicità e soddisfazione.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
E' una grande emozione poter vedere il mio manoscritto trasformarsi in un vero e proprio libro.
Non posso far altro che ringraziare tutto lo staff di BookSprint Edizioni che mi ha permesso di realizzare il mio sogno guidandomi pazientemente passo dopo passo.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia mamma.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dallâaudiolibro?
Credo sia un'ottima opportunitĂ per le persone non vedenti poter ascoltare in autonomia le loro letture preferite. Anche chi non ha molto tempo può âleggereâ un libro camminando, correndo, facendo ginnastica ecc., l'audiolibro può, senz'altro, far avvicinare alla lettura un pubblico piĂš vasto.
