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17 Set
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Intervista all'autore - Fabio Bizzotto

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Ivrea e cresciuto a Colleretto Giacosa, in provincia di Torino, paese intitolato a Giuseppe Giacosa famoso poeta, drammaturgo e librettista delle opere del Puccini.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Direi il sergente di Rigoni Stern che ho letto la prima volta a tredici anni. La descrizione della sofferenza e rassegnazione dei soldati italiani durante la ritirata dalla Russia, mi aveva particolarmente colpito e fatto riflettere su quanto le guerre possano distruggere non solo case e paesi ma anche l’animo delle persone.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
In quanto non vedente, non posso che essere imparziale, in quanto gli ausili tecnologici mi hanno facilitato nello studio e nella lettura.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La seconda, è nata come una sfida con me stesso e si è trasformato in un piacere.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Una provocazione lanciata da una persona che stimo, che mi ha guardato con il suo sguardo serio e mi ha detto: “Chi si annoia a leggere i libri, è ora che incominci a scrivere il proprio”.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nel mio romanzo, la risoluzione degli omicidi è contornata dalla vita quotidiana di un disabile visivo: fatta di dubbi, presunzione, tecnologia e molto altro.
L’intento è quello di far capire al lettore come un non vedente possa vivere una vita quotidiana “normale”.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da bambino mi sarebbe piaciuto fare il giornalista sportivo, l’idea di scrivere un romanzo non era proprio nei miei progetti futuri.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo con piacere la prima volta che ne ho parlato con due amici, uno dei due era particolarmente esaltato dall’idea di leggere il mio romanzo in anteprima.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sul portarlo a termine nessuna difficoltà, sul pubblicarlo si perché non pensavo che qualcuno potesse apprezzare il mio lavoro.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Mi piace molto J. Grisham, Dan Brown e C. Lackberg.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono completamente a favore per abbattere le barriere per i disabili visivi.
 
 
 
 
 

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