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19 Ago
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Intervista all'autore - Fernanda Barone

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere rappresenta la libertà. La libertà di esprimermi, di creare una mia realtà, di immaginare gli ambienti e i luoghi che più mi piacciono. Penso che ci siamo 2 modi di scrivere un romanzo: il primo consistente nel metodo dello scrittore “onnisciente” colui che sa già dall’inizio come finirà la storia e ha già in mente un piano letterario ben preciso. Il secondo modello di scrittore, invece, è quello che si lascia trascinare, lo scrittore improvvisato, dove i personaggi prendono vita scrivendo da sé la loro storia. Io mi rispecchio nel secondo modello, per me la stesura del libro è stata un viaggio, un’avventura imprevedibile.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il mio libro ha come tema principale il mondo della danza classica, un mondo che mi ha sempre affascinata per la sua semplicità ed eleganza. Da piccola praticavo questa disciplina ma negli anni ho smesso per svariate ragioni, tuttavia mi è sempre rimasta nel cuore.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Se dovessi scegliere 3 parole per riassumere il mio libro sarebbero: sacrificio, immaginazione e sentimento. Nel corso della stesura ho incontrato svariate difficoltà, non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare alla fine, eppure eccomi qui!
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del libro è stata una delle ultime cose che ho scelto. Non è stato facile, soprattutto all’inizio. Ho chiesto diversi consigli ai miei amici. Tra le varie alternative ho pensato al titolo “Il cigno nero” “L’altra faccia della danza” ecc... ma credo che il titolo definitivo “Il lato oscuro della danza” oltre ad essere accattivante rappresenti in pieno in significato de mio libro.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Tra tutti i vari libri che ho letto, quello che mi ha inspirato maggiormente è stato un antico libro biblico dei salmi. Credo che sia davvero inspirante, un libro scritto migliaia di anni fa ma valido tutt’ora, un libro vivente, poetico, energico e che dona pace. Tutte sensazioni che cerco in un libro.
 
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco di gran lunga il cartaceo . L’emozione di scorrere le pagine ad ogni capitolo, di sentire la carta ruvida al tatto, di sottolineare le frasi che mi hanno più inspirato, tutte sensazioni uniche e indescrivibili.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
All’inizio la scrittura era solo un hobby, mi piaceva leggere e mettere giù qualche riga di idee, scrivere temi, ma non avrei mai pensato di arrivare al meraviglioso traguardo di pubblicare un mio libro! È una sensazione magnifica! Avevo il desiderio di creare qualcosa che fosse mio, che mi rappresentasse.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea è nata man mano. Non c’è stato un colpo di fulmine, un’illuminazione. Dopo aver finito di leggere l’ennesimo libro che mi ha entusiasmata, mi sono detta: ehi, perché non provare a scrivere una mia storia? Ho inizio a mettere giù qualche idea, e come prima piattaforma per la scrittura ho utilizzato wattpad, fino ad arrivare a pubblicarlo con una vera casa editrice!
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non è una sensazione descrivibile a parole... è un misto di soddisfazione, orgoglio, gioia, entusiasmo e consapevolezza di avercela fatta!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non saprei con esattezza chi, tutti i miei amici e familiari hanno comprato il mio libro contemporaneamente ma sono sicura che la mia più grande fan sarebbe stata sicuramente mia nonna... venuta a mancare pochi mesi fa per colpa della pandemia COVID-19. Quando le ho detto dell’idea di scrivere un libro era molto entusiasta e non vedeva l’ora di poterlo leggere! Sono certa che sarebbe stata fiera di me!
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audio libro con diverse voci narranti è sicuramente una novità notevole! Aiuta ad immedesimarsi nella storia e rendere più partecipe il lettore! Io personalmente preferisco leggere nella mia mente e immaginare le voci, penso che la lettura personale sia parte integrante del “pacchetto lettore”.
 

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