1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato ad Aosta e lì sono cresciuto, ho frequentato il liceo classico e poi mi sono trasferito a Torino per frequentare l'università (laurea in fisica). Qui mi sono anche sposato con Anna, mia compagna di corso a fisica.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro divulgativo di argomento scientifico, perché penso che i giovani non abbiano le idee chiare di cosa significhi la scienza oggi. A mio parere certi modi di insegnare, soprattutto matematica e fisica, nelle scuole superiori, non facilita l'avvicinarsi dei giovani alla scienza.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Certo, gli ebook sono comodi, soprattutto da parte in vacanza o in viaggio, ma personalmente preferisco sempre avere tra le mani un libro cartaceo. Mi piace anche vederli, lì nella libreria: il vederli a volte fa venire voglia di rileggerli. Gli ebook non si vedono.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
A me piace scrivere, mi aiuta a pensare. Scrivo più per me, che non per i miei lettori
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho scritto quest'ultimo libro, per il desiderio di ricordare molte delle vicende, personali e professionali, che hanno caratterizzato la mia vita. La scuola, l'università, il lavoro, il matrimonio, i figli: tutte cose che, rese compatibili, si sono dimostrate di grande soddisfazione.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Volevo anche testimoniare che il tipo di laurea a volte serve solo come punto di partenza, poi si possono svolgere anche lavori di natura molto diversa da quanto si è studiato che comunque serve come formazione di base, soprattutto metodologica. Importante è continuare a studiare, aggiornarsi e affrontare le nuove sfide con entusiasmo.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
No, non ho mai sognato di scrivere è diventata per me una esigenza in età matura.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un incontro con una persona più anziana, che per un certo tempo era stato anche il mio capo, che mi aveva fatto notare come nella vita si possano fare attività diverse, sempre con soddisfazione se ci impegna e si continua a studiare. Era il mio caso e volevo testimoniarlo.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai. Come sempre però, una volta licenziato il libro, mi sono venute in mente cose e circostante, riflessioni nuove che avrei voluto aver scritto, ma... era tardi.
10. Il suo autore del passato preferito?
Un tempo ho amato molto Cesare Pavese. Avevo anche preso a scrivere poesia "alla pavese".
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia una cosa interessante. Non ne ho esperienza diretta, ma conosco persone, che quando fanno viaggi un po' lunghi, si fanno accompagnare da un buon audio libro.