1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata in un’isola chiamata "Sardegna".
Provengo da una cittadella turistica, tappa fondamentale per visionare la bellezza, la ricchezza e lasciarsi ammaliare dai panorami, dalle spiagge candide, profumi, venti, cibo genuino.
Un’isola incantata come una storia fiabesca, dichiarata l'isola che conquista tutti, donando aspirazione non solo per l'aria genuina non inquinata, offre pace e serenità.
L'interesse nel mondo della scrittura, penso che sia una passione ereditata.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il momento in cui me medesima preferisce dedicarsi alla scrittura è l'alba, lasciarsi trascinare dai rumori dell'universo, vita, potenza generatrice che se si origlia con attenzione, conversa.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Autori contemporanei preferito/i sono diversi, non potrei mai fare una scala. Vari gli artisti per eccellenza!!!
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata scrutando la vita il mondo che circonda me, e il genere umano, osservando i dettagli che fanno la differenza.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Beh!
Questa è una bella domanda, un mondo sociale che va sempre più a migliorarsi... ma anche un contesto sociale, nello stesso tempo procede molto velocemente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Il mio pensiero alla risposta a questa domanda.
Una dispersione dalla realtà che in modo magistrale avviene, alla maggior parte dell'umanità ciascuno con le proprie motivazioni più comode dell'istante.
Cerchiamo a tutti i costi una soluzione più rapida alla sofferenza e alla insoddisfazione che non si riesce ad accettare.
La realtà spesso e crudele. Si chiama "distacco" attraverso uno stimolo esterno che sia, in grado di plasmare un'ansiosa preoccupazione con qualcuno o qualcosa e creare così, una propria dipendenza, per avere la felicità sempre più insaziabile.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
L'opera realizzata è un’esposizione di fatti o avvenimenti umani.
Ogni vita umana ha una storia importante oltre il suo procedimento.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La migliore stesura della mia opera e viverla con occhi sgranati poterla non solo visionare come una pellicola di films di una ora di registrazione, ma con il tempo.
Il riscontro positivo?
Gli amici/che insegnano, che siano solo di passaggio presenti nella propria vita.
Sviluppano emozioni, sentimenti e pensieri.
Niente è al caso!
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Penso che al momento della realizzazione, sia molto privata proprio per crearla al meglio.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io, ho la preferenza per il cartaceo, il profumo della carta, la penna, per me è magia.
Mi seduce, mi strega con elevatezza!!!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è una bellissima novità.
Rimango sempre sulla mia teoria, il cartaceo.