1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Milano, città in cui vivo e lavoro come tassista. Ho iniziato a scrivere per caso, tra una corsa e l'altra, durante le pause, dando libero sfogo alla mia fantasia.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La sera.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Dan Brown.
4. Perché è nata la sua opera?
Ho immaginato un soggetto e ho iniziato a sviluppare la storia, quasi per gioco. Ho scritto il testo sullo smartphone e poi, ho trascritto il tutto sul pc.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
I miei idoli sono Dan Brown e Carrisi, adoro il genere thriller. Quasi tutte le mie storie hanno come protagonista la figura di un tassista, sarà per deformazione professionale.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per imprimere su carta la mia immaginazione.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sicuramente alcuni personaggi possiedono alcune delle mie caratteristiche fisiche e caratteriali.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Devo dire che ho fatto tutto da solo, gli altri sono stati coinvolti solo a lavoro ultimato.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me il cartaceo manterrà sempre il suo fascino.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono assolutamente favorevole e se in futuro me lo proponessero ne sarei onorato.