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04 Giu
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Intervista all'autore - Nicola Barbarisi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Certamente. Sono nato e cresciuto ad Avellino, in Campania.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Semplicemente consiglierei di leggere ciò che maggiormente può rivelare qualcosa su sé stessi. D'altronde è attraverso i libri, la musica, l'arte e la cultura che esploriamo la nostra anima: così ci avviciniamo alla verità.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che il progresso, e tutto ciò che ne deriva abbia portato ad un profondo regresso dell'umanità.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È entrambe le cose, ma al contempo un qualcosa impossibile da spiegare. Ogni uomo è fondamentalmente artista; anche se non lo sa se comincia a vedere il mondo con i propri occhi diviene geniale.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La forza dell'amore, della verità, dell'ideale quale dona forza ai miei respiri. Io sono un viandante, e attraverso queste righe prendo il lettore per mano portandolo a scoprire il mondo con me.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Io sono un viandante, e attraverso queste righe prendo il lettore per mano portandolo a scoprire il mondo con me. Come ho detto in precedenza, la rivoluzione deve partire anzitutto essere interiore. Smascherare la menzogna per vivere: questo è il messaggio.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza lentamente nel corso della mia vita. Cominciai a scrivere a 12 anni, inizialmente come musicista. Fino al 2019 è andata avanti così, poi cominciando il mio percorso conoscitivo mi sono dedicato completamente alla scrittura.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo con piacere la scrittura del libro stesso, di ogni poesia. Solo quando scrivo mi sento realmente vivo.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. Nel mio percorso artistico, porto sempre tutto a termine; non importa quanto tempo richieda, l'importante è il viaggio non la destinazione.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Impossibile sceglierne solo uno, dunque ne citerò alcuni: George Orwell, Charles Baudelaire, Fedör Dostoevskij, Oscar Wilde.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ho pareri positivi al riguardo.

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