1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi rende felice! Mi appaga mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei punti di vista, le mie riflessioni. Mi rende più razionale. È come se guardassi dall'alto questa nostra vita terrestre che tanto ci danna, ma anche ci soddisfa. Spero di dare uno spunto di riflessione a chi mi legge.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
È un libro autobiografico.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato un passo molto importante per me, è stato un obiettivo da raggiungere, un trampolino di lancio per la mia interiorità. Da tempo avevo bisogno di esprimermi in qualcosa che fosse tutto mio, altamente personale. Io sono una persona invalida e non ho purtroppo la possibilità di poter fare nulla in maniera indipendente ma Sonia Ciabuschi, la mia assistente domiciliare, mi ha dato l'opportunità di uscire fuori dalla mia solita routine. Ci siamo incontrate... Tutte e due avevamo la voglia da tempo di scrivere un libro… E quale modo migliore per poterlo fare insieme?
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
L'idea di getto è venuta a Sonia. Ho comunicato con lei attraverso il bliss, un codificatore di parole, la mia vita. Le è stato semplice. Io ho scelto la foto della copertina... Me sulla luna perché vorrei essere lì come un’attenta osservatrice di tutto e cercare i vari perché' dell’esistenza... Cosa sta facendo l'uomo? Le guerre, lo sfruttamento etc. Perché'? Per avidità… Ma non è la soluzione… non siamo nati per soffrire.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi piacerebbe avere con me il libro "l'eleganza del riccio" di Muriel Barbery perché parla dell'uomo e della sua superficialità. Si avvicina un po' al mio pensiero... Al mio libro.
6. Ebook o cartaceo?
Tutti e due, sia e-book che cartaceo in quanto ormai si lavora quasi tutto su carta riciclata quindi, a scelta del lettore.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Nel 2007 mi è nata la volontà di scrivere un libro perché', nella mia condizione ho trovato la maniera per potermi esprimere. Anche mio cugino Davide Papasidero in parte ha contribuito. A volte io e Sonia siamo andate a casa sua nei momenti in cui era libero dal lavoro e ci ha aiutato con il computer a mettere in ordine tutte le nostre belle frasi e ci ha aiutato a collegarle. È stato divertente ricordare insieme alcune vicissitudini.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Quando Sonia veniva da me, mi aiutava a preparami ed uscivamo. Andavamo in un bar e davanti ad un caffè ed a un succo di frutta, io le comunicavo la mia vita. Oppure, mentre passeggiavamo, improvvisamente ci fermavamo perché' magari ad una delle due, veniva in mente un’idea, un pensiero. È stato impegnativo ma anche interessante e divertente scoprirci!
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Quasi non lo so spiegare cosa si provi. Per quanto tutto ciò mi faccia piacere. Spero che il lettore percepisca positività, perché è ciò che realmente voglio trasmettere.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata Laura, un'amica di mamma. Ha pensato fosse una buona idea ed un bel libro dalle svariate sfaccettature... Dal dramma della mia vita iniziata dalla mia nascita, alla voglia a tutti i costi di essere partecipe e attiva in tutto ciò che mi circonda per la sfrenata voglia di essere felice… Per non morire dentro perché nulla è facile ma ci si deve aiutare, la caparbietà aiuta!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia molto importante soprattutto per le persone disabili e per chi non ha tempo di fermarsi... Viviamo in un’epoca molto frenetica ed è importante che la tecnologia ci aiuti. Cerchiamo di prendere il meglio che la vita ci offre!!