1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Benedetta Noemi Boccia. Vengo da Napoli sono studentessa universitaria di inglese e francese e il mio sogno è di intraprendere la professione di insegnante per condurre a una futura personalità di ciascun individuo. Non mi reputo una scrittrice attraverso le parole esprimo le mie emozioni più intime. Sin da piccola giocavo con le parole e con le poesie comunicavo i miei dispiaceri e le mie gioie. È il mio mondo intimo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Toc toc e nessuno? È il tuo io che ti implora di parlare e di mettere su carta da straccio i tuoi pensieri più intimi quando presi dal frastuono della società dimentichiamo chi siamo. Più che momenti della giornata parlerei di periodi di vita. Se fosse per me scriverei sempre in qualsiasi momento.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Osho perché è in grado di toccare temi molto intimi quelli che la società occidentale ha dimenticato, come amare se stessi.
4. Perché è nata la sua opera?
È nata dopo un burrascoso periodo di vita che non riuscivo a comunicare e ho deciso di non vergognarmene ma di renderlo pubblico affinché tutti possano comprendere di quanto faccia male stare soli in questo mondo con le proprie battaglie.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto perché mi ha reso la persona che sono oggi.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per raccontare la realtà dal proprio punto di vista di come la vediamo. Non esiste come diceva Pirandello una realtà univoca ma tante e tanti punti di vista. Si può anche evadere da questa realtà perché non la si accetti o la si può descrivere a parole proprie.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, molta parte di me che ho voluto rappresentare con esagerazioni e distorsione della realtà facendo evincere un tema che mi sta molto a cuore.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si me stessa perché essendo un tema che mi ha riguardata in prima persona e mi ha addolorata molto, l ho voluto rendere pubblico per aiutare chiunque si trovi in queste circostanze a vincere e a sconfiggere i propri mostri che a un certo punto escono allo scoperto sotto diverse sembianze.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Al mio ragazzo che ha sempre creduto in me, nonostante non ami il genere di romanzo che ho scritto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo sì viviamo in una società dove il principale mezzo di comunicazione è internet e il cartaceo, l’odore del libro tipico della biblioteca sparirà.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia un modo molto leggero e carino di continuare la pratica della lettura. Ad esempio uno studente che è perennemente sui libri non sempre compra libri di piacere è un modo per divulgare la lettura come strumento principale di conoscenza.
aumenta la dimensione del font
Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41