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BookSprint Edizioni Blog

26 Mag
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Intervista all'autore - Giovanni Santoro

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto in un popoloso paese del Piemonte industriale. I miei genitori, come tanti meridionali, si sono trasferiti al Nord in cerca di lavoro e fortuna negli anni ‘60 e lì siamo rimasti fino agli inizi degli anni ’80, quando hanno deciso di ritornare nel loro paese in Sicilia per continuare a lavorare, mia madre come insegnante e mio padre come commerciante. Ho avuto un’infanzia stimolante, grazie anche a mia mamma che come insegnante mi sollecitava ad apprendere sempre di più e con mio padre commerciante di elettrodomestici nel periodo del boom economico (del Nord) italiano. Sono stato fortunato in quanto gli stimoli a conoscere ed imparare nella mia infanzia e giovinezza non mi sono mancati.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Oggi vanno in gran voga i libri fantasy, di maghetti o di avventura, poi come scrivo nel libro, ogni alunno è un unicum che può decidere di leggere anche libri differenti dal fantasy come, per esempio, sulla natura, sulla geografia o storici. Bisogna vedere e sapere che ragazzo si ha di fronte per suggerire un libro.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io penso che la tecnologia non la puoi ne fermare e ne ignorare ma anzi la devi conoscere ed imparare ad usare. Io sono cresciuto leggendo libri cartacei ed oggi compro, scarico e leggo solo e-Book che trovo più comodi, più facili da leggere (le parole si possono ingrandire) e ce l’ho sempre a portata di mano.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che sia un amore ponderato, ogni tanto scrivo qualcosa per me stesso e lo metto nel cassetto. Non mi sono mai definito uno scrittore puro ma impuro.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sicuramente l’amore per il mio lavoro di insegnante e per l’affetto che ho verso i miei tanti piccoli alunni. Come raccontavo prima io scrivo ad ispirazione, poi metto tutto in un cassetto. Questo libro nasce negli anni di insegnamento proprio da continue ispirazioni/pensieri che, una volta raccolte tutte le pagine scritte, è diventato, mano a mano, sempre di più un libro.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Più che un messaggio vuole essere una raccolta di letterine di affetto, da poter leggere rilassandosi, per ritornare un po’ bambini riassaporando e ricordando i propri bei momenti trascorsi nella scuola Primaria.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Credo che sia venuto fuori piano piano, pensiero per pensiero, osservando, scrivendo e raccogliendo tutto il materiale scritto. Sicuramente non da quando ero piccolo.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Nel libro racconto degli aneddoti divertenti che mi sono accaduti in classe con alcuni alunni e che sicuramente mi hanno ancora di più spinto a scrivere questo libro, ma non c’è un episodio ben preciso legato alla nascita del libro.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, durante la stesura. Ho pensato, però di non riuscire a pubblicare il libro finito quando sono dovuto andare a fare un intervento chirurgico importante.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ne ho soltanto uno, tra gli italiani, il mio preferito è sicuramente Pirandello e così molti altri autori siciliani da Rosso di San Secondo a Sciascia, passando per Camilleri, Verga e anche autori moderni come la siciliana Simonetta Agnello Hornby ecc. (forse sono un po’ di parte) ma ho letto anche molti altri autori italiani come Levi ed altri ancora che fanno parte della grande cultura letteraria italiana.
Tra gli stranieri va da Oscar Wild a Shakespeare, Fred Uhlman e vari altri scrittori soprattutto irlandesi ed inglesi.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io, a dire il vero, non l’ho ancora provato perché preferisco leggere il libro più che ascoltarlo, comunque sono sempre aperto a tutte le innovazioni in qualsiasi campo.
 
 
 

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