1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato ad Augusta un paese della Sicilia orientale. Non è molto grande ma ha dei paesaggi davvero unici, ho passato tutta la mia infanzia e adolescenza lì e adesso che sono lontano mi manca. È un luogo che consiglio a tutti.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei “Le notti bianche” di Dostoevskij, un libro davvero unico che ricordo davvero in modo positivo. Ha il suo fascino.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo che l’eBook ha i suoi lati positivi ma niente è confrontabile ad un libero cartacei, dal suo profumo al semplice tocco del foglio, lascia una magia unica.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è stato un colpo di fulmine, però credo che non ci sia una risposta giusta o sbagliata, è una visione soggettiva.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho conosciuto parecchie persone che ho trascritto in queste pagine e sono stato spinto dalla voglia di far accendere un campanello d’allarme a chi legge. Far capire che nelle nostre giornate non c’è solo uno schermo ma momenti che non torneranno. La magia che rilascia una bella giornata o una piovosa è indescrivibile e non bisogna mai criticare chi ci sta davanti perché ognuno è una storia che vale la pena leggere e nel mio caso scrivere.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio è quello di far aprire gli occhi che ormai rimangono chiusi e pieni di indifferenza davanti a varie problematiche che sono diventate all’ordine del giorno. Ho cercato in queste pagine di dare una scossa alla nostra vita fatta ormai da cose materiali. Bisogna prendere in mano le redini e dare una svolta.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Nel corso della mia vita scolastica mi sono appassionato alla lettura e subito dopo mi sono cimentato nella scrittura come valvola di sfogo, cominciando da poesie per poi passare ai romanzi.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, come ho fatto riferimento in questo mio scritto, alle passeggiate con mio nonno e ai consigli che mi dava e che do alle persone che incontro nel mio percorso.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Ho avuto dei momenti di stop causati soprattutto dal lavoro ma non ho mai pensato di abbandonarlo, dovevo portarlo a termine.
10. Il suo autore del passato preferito?
Direi Flaubert.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un passo avanti che dà la possibilità a chi non può di cimentarsi nel mondo della lettura.
Martedì, 04 Maggio 2021 | di @BookSprint Edizioni