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28 Apr
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Pubblicato in Interviste agli Autori

Intervista all'autore - Elio Zito

Intervista all'autore - Elio Zito
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Dipende da cosa scrivo... mi immergo nel personaggio cercando di farlo parlare ma non come parlerei io ma immaginando come quella persona parlerebbe in quella occasione; i personaggi sono inventati ma ognuno ha una sua personalità (come nella vita reale).
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Poco e niente. I nomi dei personaggi sono di persone che realmente conosco ma il personaggio è a sé stante: non ha caratteristiche della persona che conosco (Es. Il cardinale Ghirardelli porta il cognome di una mia ex collega ma ovviamente non ha nè le sue sembianze nè il carattere).
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un felice passatempo. Un dare sfogo e forma alla mia fantasia.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No. Sono 3 parole che tutti dovremmo avere ben chiare nella mente e nel cuore; tutti dovremmo metterle in pratica nel quotidiano verso il nostro prossimo.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se fossi in un'isola deserta vorrei che rimanesse deserta.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Perchè me ne avete dato l'opportunità. Mai e poi mai avrei pensato che quel frutto della mia fantasia potesse interessare a qualcuno (e ancora adesso ho dei dubbi).

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ero fermo a letto per un incidente sciistico nel quale mi ero lesionato i legamenti del ginocchio quindi ero costretto a stare a letto per non sforzarlo... potete immaginare stare giorno e notte a letto? Ho acquistato un notebook e ho iniziato a buttare giù un racconto di fantasia che ha poi preso forma e sostanza. La storia narrata non l'avevo già in mente prima di scrivere il libro... ha preso forma in corso d'opera.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È emozionante.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
I miei genitori.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È l'evoluzione nella pigrizia del lettore. È indispensabile per i non vedenti, utile per gli ipovedenti ma è una vergogna per chi gli occhi li ha buoni! È solo pigrizia e non dà le stesse emozioni che leggere con la propria mente, con la propria cadenza e ai ragazzi (adolescenti che si accingono alla lettura) non aiuta... non è come leggere un libro ma è come quando la nonna ci leggeva "cappuccetto rosso" per farci fare la nanna!
 
 
 
 

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1 COMMENTO

  • Link al commento Grazia Zunino inviato da Grazia Zunino

    Condivido nell'interezza, Elio, il pensiero riguardante le tre parole semplici e vitali che hanno dato titolo alla tua opera. Leggerò, la stessa, con interesse e curiosità lasciandomi trasportare, dai personaggi, tra le righe di un libro che, sono certa, sarà ricco di colpi di scena.

    Giovedì, 29 Aprile 2021 11:35

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