1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La necessità di dimostrare la verità storica sul c.d. risorgimento. Una profonda rabbia nel constatare l'enorme danno (economico e sociale) che ha subito il popolo napoletano (tutte le regioni del sud che erano parte del Regno di Napoli) a causa della subdola invasione e conquista piemontese che ha distrutto la nostra economia a vantaggio del nord creando la c.d. questione meridionale. Noi eravamo in primi in Italia e tra i primi in Europa! Ora siamo ultimi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tanta passione, tanti libri letti, tante ricerche bibliotecarie.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È una sintesi delle mie opere precedenti. Una scrittura semplice che possa arrivare facilmente anche a chi non è appassionato di storia.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non è mai semplice la scelta del titolo. Tante idee poi, all'improvviso, mi sveglio con quel titolo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro che racconta la vera storia del Regno delle Due Sicilie, quello di Giacinto De' Sivo per esempio.
6. Ebook o cartaceo?
Sono avanti con gli anni, sono un po' all'antica. Cartaceo senza dubbio.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Volevo capire perché napoletano, ufficiale delle Forze Armate, trasferito al nord mi si chiamava terrone in senso dispregiativo. Ho letto, per caso, "La conquista del Sud" di Carlo Alianello e da allora non ho più smesso di leggere e, poi, di scrivere sulla vera storia del c.d. risorgimento.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro (non è un romanzo) raccoglie tanti spunti, articoli che abbracciano quasi metà della mia vita.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
La prima volta è una bella emozione. Poi le successive sono soddisfazioni sperando, sempre, che la verità storica possa arrivare nei testi scolastici e universitari al posto di vere e proprie "baggianate".
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia famiglia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È interessante come tutto ciò che può migliorare le condizioni di vita a chi ha avuto la sfortuna di essere colpito da mali incurabili.