1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è diventata la mia soluzione, soprattutto stavo male ed avevo dei periodi difficili, la scrittura è diventata parte fondamentale della mia vita. Ricordo quando avevo un diario segreto, lì scrivevo di tutto, le mie delusioni, le mie gioie, la mia rabbia, la mia felicità, mi faceva stare bene, io stavo bene! Ad oggi per me non c'è regalo più prezioso.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
All'interno del mio libro, vi è la mia vita, quello che ho passato, la forza che ho avuto, il coraggio, la grinta nell'affrontare la mia balbuzie e la mia timidezza. Questo libro è parte di me.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me ha significato tanto, perché mi ha aiutato a tirar fuori tutto quello che c'era dentro il mio cuore in quel momento, in questo libro c'è la speranza di non arrendersi mai, nonostante i periodi difficili che ognuno di noi passa ogni giorno.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stato abbastanza semplice, perché mentre scrivevo le parole venivano da sé.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei al mio fianco Niccolò Ammaniti, con la sua opera "io e te". Io l'ho interpretato come un racconto da "vivere" ben scritto, leggero, anche prevedibile, ma che mantiene intatta la qualità e la fruibilità invitando a riflessioni profonde. Mi sono rispecchiata anche tanto in questo ragazzo 14enne che racconta un pezzo di adolescenza, un racconto veloce, ma pieno di dolcezza, e di spensieratezza.
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco il cartaceo, perché mi permette di immedesimarmi ancor di più in ciò che sto leggendo, una cosa che mi piace anche molto del libro cartaceo sono i segnalibri, che sono un modo per ricordare il punto in cui si è lasciata la lettura e spesso sono espressione del momento in cui si legge e del perché.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sin da piccolina ho avuto questa passione, mi piaceva scrivere per la mia famiglia, per gli amici, mi faceva esprimere come io volevo, con la scrittura io ero me stessa, senza nessuna maschera.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ricordo che era un pomeriggio, avevo già scritto metà del mio manoscritto, per caso trovai la casa editrice "BookSprint", non mi sarei mai immaginata che lo valutassero idoneo, quando mi arrivò la proposta di pubblicazione, ricordo solo che il mio cuore batteva forte forte e l'emozione era grande, ho pensato "uno dei più grandi sogni sta per realizzarsi".
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un sogno realizzato. Il più bel sogno realizzato. Si prova una grandissima gioia e felicità.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona a cui ho fatto leggere il libro, prima ancora che venisse pubblicato è stata mia cugina Cosimina, ricordo che si mise a piangere ed io mi emozionai insieme a lei.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una bellissima idea, soprattutto per chi non ha la possibilità di leggere un libro cartaceo.