1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in Liguria e ho passato i primi anni della mia infanzia nella grande villa dei nonni paterni. All'età di 9 anni mi trasferisco con tutta la famiglia a Milano dove frequento le scuole e mi laureo in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano. Dopo gli studi, lavoro presso importanti industrie lombarde, specializzandomi in particolare, nel settore del trattamento dell'aria. Sono diventato scrittore a tarda età, quasi per puro caso.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dedico alla scrittura alcune ore del pomeriggio, però non in modo regolare e continuato.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore contemporaneo preferito è Leonardo Sciascia.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un sogno che si è ripetuto nel tempo parecchie volte. Nel romanzo questo sogno si materializza all'inizio nell'incontro fra Vera e Massimo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto in cui ho vissuto è quello che è venuto a formarsi alla fine della seconda guerra mondiale e cioè con la nascita della nuova Italia repubblicana e democratica.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un tentativo per rappresentare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ci sono le mie esperienze di vita come l'adolescenza vissuta alla fine della seconda guerra mondiale e il servizio militare come allievo e come ufficiale.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Fondamentale è stato l'incoraggiamento e l'aiuto ricevuto da mia moglie Fanny.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio figlio Stefano.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente l'ebook rappresenta il futuro anche se personalmente preferisco il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che lo sviluppo dell'audiolibro è già una realtà, data l'evoluzione continua dei mezzi di comunicazione.