1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata e vivo in un bel paese, Ghilarza, posto al centro della mia amata terra la Sardegna, a soli 30 km dal mare, qui ho conosciuto mio marito Livio Gagliardi, lui veniva dall'Abruzzo, arruolato in polizia in un reparto speciale (I BASCHI BLU) creato a quel tempo negli anni ‘60 per combattere il banditismo in quegli anni molto praticato. Sposati giovanissimi lui 23 anni io 20, abbiamo messo su una bella famiglia, 5 figli: 4 femmine e un maschio. A dire la verità il sogno di scrivere lo avevo da tanto ma a causa del poco tempo perché lavoravo non sono mai riuscita a realizzarlo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Appena ho un momento libero e ho l’ispirazione anche durante la notte butto giù le idee su un foglio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho letto una poesia di Claudio Rinaldi e mi è rimasta impressa:
“Un sogno che ogni abitante della terra
prega gli dei non solo della sua terra.
Ed in nome della religione non sia mai più guerra.”
4. Perché è nata la sua opera?
Sono sempre stata una appassionata di storie fantastiche fin da piccola, anche per miei figli inventavo favole per divertirli e farli addormentare e ora che sono nonna di 8 nipoti, mi è venuta l’idea di dedicar loro un libro di fiabe.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo perché vedo tante cose sbagliate e vorrei in qualche modo contribuire a cambiare il mondo che purtroppo sta andando sempre peggio.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Purtroppo per me è soprattutto un’evasione specialmente in questo brutto periodo di lockdown così scrivendo sfuggo in qualche modo la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tanto perché mi immedesimo insieme ai miei nipoti e figli nei protagonisti delle storie.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, mio marito che corregge i miei errori e mi aiuta a trascrivere sul PC.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sempre a mio marito che fa anche il critico.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Anche perché c'è sempre chi preferisce il libro, specie i bambini.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una cosa bellissima perché ascoltare una voce che racconta da tanta emozione poi i non vedenti e le persone che non sanno leggere potranno sentirsi uguali agli altri.