1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in un ridente paesino della lunigiana, in alta toscana in cui ho vissuto per otto anni e cresciuta in una bellissima città, ricca di edifici storici, di medioevo, di tradizioni, di antichità, in una posizione geografica favorevole, a due passi dal mare e dai monti che ha nome Pontremoli dove è notevole e lodevole la gastronomia locale derivante per lo più da prodotti biologici
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Siddharta di Hermann Hesse, è un'opera delicata, permeata di speranza e pace, che insegna molto a vivere meglio.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
la vita è in continuo progresso, quindi ci allineiamo coi tempi che sono all'insegna del tutto on-line certo più comodo, più economico più veloce, non credo sia giusto però perdere del tutto il cartaceo, speriamo di no, scripta manent, a me piace molto sentire anche il contatto e il profumo della carta.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un colpo di fulmine.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Volevo esprimere, in qualche modo, il mio legame al passato ed al futuro e la mia constatazione del presente che mi lascia un poco allibita, con tanti dubbi, amarezze, incertezze ma con un filo di speranza per i l futuro dei nostri ragazzi.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non perdere mai le forze, le speranze, sognare, sognare sempre, perché' sicuramente esistono dentro ognuno di noi, potenzialità e forze insospettabili e latenti, talvolta oserei dire, sovrannaturali donateci da una guida senza entità, ma sempre presente.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Era già un sogno che ha preso vita sempre più; ricordo con piacere i brevi racconti scritti da bambina sul bosco, sul gatto, sulla televisione, chissà dove son finiti! Ricordo la mia prima poesia che mi venne così, di getto, una mattina a scuola, alle medie e che deluse le mie aspettative perché' non fu capita dalla mia insegnate ma che ricordo con nostalgia, poiché', era molto triste, crepuscolare, quello è stato per un poco il mio modo di scrivere finche' un amico mi fece notare l'intensa tristezza che trasudava dai miei versi e che rispecchiava lo stato d'animo di allora e presi coscienza per un cambiamento di pari passo col mio stato emotivo che via, via, mi rese più forte e più ottimista, è l'esperienza che fa maturare e cambiare le persone.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sono vari gli episodi, legati alla mia infanzia, le leggende raccontate da mia nonna, il paese inventato, ma molto vicino al mio di nascita, in cui veramente si andava nel torrente a cercar cose vecchie, il trabocchetto del castello, l'episodio vero del tedesco.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai, avevo dubbi sul finale, che infatti non soddisfacendomi del tutto, ho cambiato e allungato.
10. Il suo autore del passato preferito?
DANTE ALIGHIERI La divina commedia è......divina
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l'uso del senso dell'udito sia molto importante oggigiorno in una realtà in cui si ascolta sempre meno, è anche utile, a pare mio, perché' rende possibile mentre si ascolta il libro, fare altre cose, credo sia indispensabile anche per i non vedenti e poi riporta alla tradizione orale per tramandare le cose di un passato in cui non era molto diffusa la scrittura, però leggere ha il suo fascino.