1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato ad Empoli una piccola cittadina in provincia di Firenze.
Nonostante la mia passione per il mare e per le immersioni sono cresciuto nelle verdi e splendide campagne toscane circondato da vigneti di chianti, oliveti e dove è nato Leonardo da Vinci.
Tutt'oggi vivo in queste zone e mi ritengo fortunato a farlo, non sono amante delle città e del caos, forse anche per questo mi trovo a mio agio nel silenzio e nelle profondità del mare.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente "Ventimila leghe sotto mari".
Forse è da lì che è nata la mia curiosità per il mondo sommerso.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo che l'eBook sia una bella invenzione, molto comodo, é utile in molti casi. Io però preferisco avere ancora la mia libreria di carta, mi piace toccare, vedere i miei libri e sentire il profumo delle pagine quando leggo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è statao senza dubbio un colpo di fulmine, mai avrei pensato di arrivare a scrivere e pubblicare un libro.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'idea di scrivere questo libro è nata quando mi è stato chiesto di organizzare nella biblioteca Buonarroti di Firenze una conferenza sulla spedizione subacquea da me organizzata nel 2018 sui relitti delle navi italiane affondate durante la Battagglia di Lissa il 20 luglio 1866.
Prima della spedizione avevo fatto molte ricerche storiche su questa vicenda e su queste navi, fu così che dopo la conferenza mi resi conto di avere in mano così tanto materiale storico e da raccontare che ci potevo scrivere un libro.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio inviare oltre al racconto delle nostre immersioni è il ricordo dei molti giovani nostri connazionali che hanno perso la vita per l'unità d'Italia in una battaglia inutile e molto spesso dimenticata.
Una battaglia dove la nuova Regia Marina sulla carta molto più forte di quella nemica e purtroppo mal governata e assistita fu pesantemente sconfitta da quella austriaca.
Una triste pagina che vide come unico colpevole della disfatta l'ammiraglio Carlo Pellion di Persano ma come si scoprirà poi anni dopo la verità fu ben altra.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho detto prima per me è stato un caso, non era certo un sogno nel cassetto.
Diciamo che nell'occasiane mi sono improvvisato scrittore, ho raccontato una storia che ho vissuto realmente e l'ho fatto volentieri.
Devo aggiungere che ai tempi della scuola preferivo scrivere temi che fare le espressioni di algebra.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ce ne sono molti ma forse quello più divertente è stato quando mia mamma vedendomi molto preso è incuriosito dalle mie ricerche storiche mi disse: "ma se tu l'avessi avuta quando tu andavi a scuola tutta codesta voglia di scrivere e studiare..." :-)
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Certo di continuo! Non sentendomi uno scrittore ho pensato molte volte di non essere in grado e che il mio libro non interessasse a nessuno. Anzi un po' di timore l'ho ancora.
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ho un autore preferito, leggo un po' di tutto.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come per l'eBook penso sia una comoda alternativa al libro cartaceo.
Ancora non ho avuto l'opportunità di provarlo, mi ricorda molto quando da bambini ci mettevano a letto raccontandoci le favole.