1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita... mi occupo di restauro, pittura e scultura nella mia Bottega d'Arte da oltre 20 anni e nel tempo libero mi dedico alla scrittura.
Diventare scrittrice è un'idea perché è vero che la voglia di raccontare aiuta ma l'arte, come lo scrivere, si ha dentro; direi che scrivere come dipingere è un modo di essere e mi consente di colorare la realtà rendendo gli avvenimenti improbabili ma reali, per lo meno, nelle filastrocche o racconti che mi piace scrivere.
Vivo a Cosenza dove lavoro, nasco come pittrice con all'attivo diverse mostre sia personali che collettive e adoro sia la natura che gli animali ( ho 4 cani e 1 gatto).
Direi che la natura è il mistero di Dio o, se vogliamo, possiamo pensare che ogni fiore è un universo completo e unico.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un preciso momento per scrivere. Per esempio adesso sono nel mio laboratorio dove è in atto il restauro di una giraffa di 2 mt di cartapesta e mi sto rilassando scrivendo queste parole. È più facile scrivere la sera tardi ma io non ho un preciso momento.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piace leggere in genere perché credo che il confronto sia essenziale ma mi commuovono le poesie di Alda Merini.
4. Perché è nata la sua opera?
Questa raccolta di filastrocche è nata per descrivere la realtà in modo diverso e simpatico. Non è un libro solo per ragazzi e bambini ma anche per adulti, i quali possono tornare indietro negli anni e rivivere lo stupore dell'infanzia.
Dietro ogni fiaba c'è una morale e nel caso specifico un'impronta spirituale marcata.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale dico che è importante per la formazione di tutti gli uomini.
Penso che "l'educazione si impara nel contesto in cui si vive"... se allarghiamo questo argomento possiamo dire che la società è la famiglia, in grande, di ogni persona.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere non è un'evasione ma è raccontare, con fantasia e personaggi improbabili, la realtà.
Personaggi e situazioni che lasciano sul viso un sorriso.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Essendo filastrocche possono sembrare poco attinenti alla vita quotidiana, invece, direi che la realtà si rispecchia bene nei laghi dorati con fatine volanti e violette parlanti.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Di fondamentale nello scrivere le mie poesie non ci sono persone ma solo l'osservare alberi, fiori e animali.
Guardando la natura ho voluto comunicare i miei pensieri colorando il tutto.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima persona che ha letto le mie filastrocche, in anteprima, è la mia amica Cecilia.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è un modo tecnologico e moderno di leggere, per cui va anche bene, ma io preferisco il profumo della carta e il classico libro da sfogliare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è un ottimo mezzo per ascoltare, quindi leggere, romanzi o poesie senza dovere per forza utilizzare il vecchio libro.
È molto utile per alcune persone, per vari motivi, ascoltare anziché sfogliare.