1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato ad Assisi, attualmente vivo con la mia compagna ed i nostri due bambini in un paesino della provincia di Perugia. La scrittura e la poesia mi hanno sempre appassionato al punto di voler condividere i miei stati d'animo.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Al giorno d'oggi è difficile far leggere un libro ad un adolescente, visto che il nemico più grande secondo il mio parere è tutta questa tecnologia; tablet, playstation, PC, Xbox, smartphone, che allontanano un adolescente alla lettura.
Ma si sa...non ti ascoltano se tu per primo non li ascolti.
Fin da piccolissimi bisognerebbe leggergli delle storie, fargli compagnia con i libri, naturalmente mai obbligarli a scegliere un libro che piace solo ai genitori, ma i libri devono sceglierli da soli, che sia un fumetto, o un autobiografia di Diego Armando Maradona, l'importante è iniziare, certo non sarà facile ma alla fine ti ringrazieranno.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'evoluzione della tecnologia ovviamente è inevitabile, sicuramente l'eBook è un modo per poter leggere con più facilità tramite un tablet. Vista ormai la vita frenetica che abbiamo, sicuramente l' eBook non ti porta a dimenticarti la lettura, perché con dei piccoli clic non perdi la possibilità di leggere. Non vi nascondo che le vecchie abitudini non si dimenticano mai, perché il libro cartaceo è sempre il benvenuto rispetto al virtuale. Credo sia un peccato perdere una storia datata 868 d.C. con la prima copia del Sutra del Diamante, un rotolo composto da sei fogli di carta lungo oltre cinque metri. Come dire... sono della vecchia guardia, meglio toccare con mano.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Assolutissimamente un colpo di fulmine! La scrittura è passione che libera le mie emozioni e che da chiarezza ai miei pensieri. E' un modo di evadere dalla realtà. E' una passione che sento crescere dentro me stesso, giorno dopo giorno. La scrittura è il mio rifugio personale, lei sempre pronta a portarmi lontano da ansia, preoccupazioni, dubbi e insicurezze. La scrittura è trasporto determinato da un'emozione, stato d'animo o da un tormento. La scrittura è comunicare un sentimento che non puoi mascherare.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Scrivere questo libro è stato un bisogno di comunicare e far si che ognuno che legga le mie parole riesca a rispecchiarsi nella propria vita reale e far si che possa dare un valore ai propri giorni. Ognuno di noi deve far vincere la propria FORZA interiore, sapete che potrete contare sempre su voi stessi e quando lo vorrete cercate voi stessi e non perdetevi mai.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Solo l'amore e la fede possono consentire all'uomo di superare il dolore.
Lottare per la vita. Tutto può avere un significato, ogni piccola cosa può aiutare a sopravvivere.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Fin da piccolo appassionato dalla poesia, mi è sempre piaciuta, sia leggerla che scriverla. Con la crescita ho trovato nella scrittura un modo per esprimermi liberamente senza essere giudicato da nessuno.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
L'ispirazione l'ho avuta dal mio amico Diego il quale un giorno mi disse: "Ho lasciato il mondo dei vivi". Ed è proprio da questa frase che ho trovato l'impulso a scrivere questo libro, e le ombre del suo passato hanno fatto sì che potessi esternare ciò che provo anche attraverso la stesura delle mie poesie.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai pensato, perché comunque la scrittura mi dà un senso di abbandono, e mi dà modo di esprimermi liberamente. Quando io scrivo entro nel mio mondo, mi affido hai miei pensieri, e non riesco a fare a meno di scrivere, e per quanto mi venga naturale mi estraneo dal mondo esterno.
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito è Primo Levi, è considerato non solo il più lucido testimone dello sterminio degli ebrei, ma anche uno dei maggiori scrittori del secolo '900. Testimonianza autentica, autobiografica, di una delle pagine più crude della nostra storia. Scrive il romanzo "Se questo è un uomo", per far si che nessuno possa dire che tutto ciò non sia avvenuto. Lo ammiro perché Levi con questo romanzo riesce ad essere obbiettivo, distaccato, non esprime rancore o disprezzo per i suoi carnefici, per la situazione assurda e incomprensibile che deve vivere, ciò che è costretto a subire è al di là di ogni possibile comprensione o spiegazione. Levi riscopre la lotta primordiale per la vita, dove niente ha più senso, tutto può avere un significato, ogni piccola cosa può aiutare a sopravvivere.
Per non dimenticare: “Considerate se questo è un uomo…”
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La capacità adattiva delle persone è stupefacente se ne presenta la necessità. Lo smartphone, è uno strumento eccezionale per ascoltare un libro, ed è proprio questo che inizia a piacere. Ascoltare a differenza di leggere, è qualcosa che può abbinarsi con altre attività. Farsi leggere un libro in cuffia mentre si cammina per strada, o si corre al parco, mentre si cucina, è diventata una vera e propria abitudine per milioni di noi. Questa è la nuova frontiera. Fino ad ora ho provato solo la modalità lettura classica, o digitale, ma la modalità autolibro ancora mi manca, sicuramente lo farò anche perché ho due bambini piccoli e, se posso aiutarli ad avvicinarsi al mondo della lettura con questa nuova frontiera lo farò.