1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è una sorta di rito catartico, provo un senso di liberazione dall'angoscia che talvolta mi opprime.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto, ogni pensiero nasce sulla traccia indelebile che le relazioni umane lasciano sul mio cammino.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Come ho scritto sopra, un rito di purificazione ma anche della memoria dei fatti che hanno segnato la mia vita.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ho riflettuto a lungo, poi mi sono decisa per un titolo semplice, come semplici sono gli argomenti che ho trattato.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro che mi induca ad una maggiore introspezione. Al giorno d'oggi, l'apparenza domina e guardarsi dentro sembra non essere quasi più di moda.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Recentemente, quando amici e conoscenti hanno degnato di attenzione i miei post su Facebook. Mi sono detta, perché non racchiudere il mio modesto pensiero in una teca di parole scritte?
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce da un incontro con una professionista dell'editoria. Un giorno mi disse che trovava affascinante il mio modo di pensare e scrivere. Subito, ero incredula, ma, poi, ho maturato lentamente l'dea che forse anche io potevo "dire" qualcosa.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un'emozione indescrivibile.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente, avrò sempre bisogno di confrontarmi con la parola scritta, ma ritengo che anche un buon ascolto possa accompagnare degnamente il lettore nello spirito del testo.