1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Mi chiamo Matteo Bianchi, vengo dalla Calabria e vivo in un paesino della provincia di Cosenza.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
L'intera saga di Harry Potter, ogni libro di Stephen King e "Le cronache del ghiaccio del fuoco". Ne consiglierei tanti altri!
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'idea dell'eBook non mi dispiace, ma non può essere paragonata all'emozione di sfogliare le pagine di un libro cartaceo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un amore che va sempre crescendo!
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Quando ho scritto questo libro ero in un periodo strano della mia vita. Ero senza lavoro, ero molto triste e non ero in pace con me stesso. Scrivere questo libro mi ha aiutato. Scrivere aiuta sempre.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di non lasciarsi ingannare dalle apparenze e che non sempre ciò che si ha in mente è giusto.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre avuto la passione della scrittura. Da piccolo adoravo ascoltare storie, così tanto che sognavo di raccontarle io. A piccoli passi, questo desiderio sta diventando realtà.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Prima della scrittura del libro abbozzai dei pensieri, delle idee. Feci leggere il tutto ad una mia amica e mi disse che solo un pazzo avrebbe potuto scrivere qualcosa del genere. Direi che aveva ragione.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Certo, un sacco di volte!
10. Il suo autore del passato preferito?
J. K. Rowling. Non solo del passato ma anche del presente.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono sempre a favore del cartaceo. L'audiolibro lo ritengo utile per quando non si ha il tempo di leggere ma si ha comunque voglia di ascoltare un racconto.