1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono rimasto orfano di madre all'età di 6 anni mi sono sposato a 21 anni gli ho subito iniziato a lavorare nell'azienda Edile di mio padre che dopo 5 anni ho dovuto prendere in gestione per una grave malattia del mio genitore. Ho fatto il costruttore per 35 anni specializzandomi in Restauri conservativi anche di immobili monumentali di grande importanza e nel 2012 ho dovuto chiudere l'attività perché la concorrenza era diventata insostenibile. Per quanto riguarda la scrittura non c'è stata nessuna decisione particolare solo il gusto di dare un senso compiuto ha un desiderio che avevo fin da bambino è che non avevo mai potuto realizzare.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sicuramente la notte. Quando scrivo comincio a lavorare alle 11 di sera e vado avanti fino a quando non crollo dalla stanchezza.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sicuramente Wilbur Smith.
4. Perché è nata la sua opera?
Avevo voglia di scrivere una storia, una bella storia. Ho immaginato il personaggio di Caroline il resto è venuto da sé. Ambientato il romanzo in Irlanda perché è un paese che ho visitato 30 volte e mi è rimasto nel cuore.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Più che il contesto sociale nel quale ho vissuto ha influito molto il contesto sociale, l'ho sempre sognato.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Direi molto di più di un modo per raccontare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto anche se come ho detto c'è molto più dei miei sogni che della realtà che ho vissuto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Anche se non ha nessun riscontro nel libro sicuramente la memoria di mia sorella Carla.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A un amico del paese per scherzo. Mi ha telefonato il giorno dopo dicendomi che era una delle cose più belle e commoventi che avesse mai letto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Assolutamente no. Anche se mi ritengo una persona sufficientemente tecnologica, sfogliare delle pagine è sempre un'emozione unica.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sarà perché purtroppo ho dei gravi problemi di vista ma certamente il audiolibro è una cosa davvero importante.