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02 Gen
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Intervista all'autore - Giuseppe Avino

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho sempre creduto nell’Amore pesando che fosse un po’ cone una magia, bisogno vivere e cogliere tutti i momenti che la vita ci offre, è sempre tutto così belle quando si usa questa parola, a scuola non sono mai stato un genio ma materie come epica, storia e antologia mi hanno sempre affascinato.
Arrivo dalla città del Mare Napoli che mette sempre davanti cuore e sentimenti, una passione tenuta sempre nascosta, perché nel passare degli anni la parola AMORE ha perso un po’ del suo valore, detta con troppo leggerezza forse in determinate situazioni, ho iniziato da solo a copiare testi e poesie che trovavo su internet, quest’anno ho deciso di mettermi in gioco e provare a trascrivere su un foglio le emozioni e le sensazioni che provavo, è nato tutto un po per caso, ho conosciuto una persona che nel periodo peggiore della mia vita è riuscita a cambiarmi in modo positivo e farmi vedere la vita coi colori e le sfumature giuste in ogni situazione e quando trovi una persona limpida e trasparente è inevitabile che nasca tutto questo bene che poi io chiamo Amore. Grazie a lei son riuscito ad esprimermi al 100% e prendere sicurezza dei miei mezzi e le possibilità che mi si creano nella vita per questo gliene sarò sempre grato.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nell'arco della giornata aspetto tendenzialmente la notte ma dipende da quando E come sono inspirato quando la vedo, quando sento quel irrefrenabile momento, di scriverle un pensiero quindi mi lascio trasportare sempre dall’emozione e il momento che vivo.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
L’autore che penso mi abbia rapito di più per le cose che scrive e un po’ il personaggio che era e che sarà tutt’ora è Charles Bukowski.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Come dicevo prima la mia opera è nata e stata dedicata tutta alla persona che mi ha cambiato mentalmente e fisicamente, mi ha fatto scoprire che la vita è una bella cosa da vivere e non bisogno mai smettere di sorridere, nella buona e nella cattiva sorte il proprio sorriso può migliorare la giornata ad una persona che incontri come lei ha fatto con me.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tanto, perché quando andavo a scuola ancora la gente non capiva cosa fosse l’amore, e se credevi in codesta cosa venivi visto con occhi diversi, col tempo ho preso consapevolezza di quanto bene potesse farti stare e mi ci sono buttato a capo fitto in ogni legame che possa aver avuto prendendo batoste perché chi è emotivo e sensibile ci mette sempre il cuore dal l’amicizia all’amore.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere è si un evasione dalla realtà ma solo perché vorrei dare alla persona in questione tutti quello che può farla stare bene, di conseguenza esprimo i miei sentimenti ed emozioni verso di lei ogni volta che ho l’irrefrenabile istinto di pensarla o di scriverle.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto, sensazione momenti attimi ed emozioni, anche a distanza nel periodo del Covid-19 quando eravamo tutti chiusi a casa E lei tutti i giorni a lavorare mi ha dato comunque la forza di starle vicino e andare avanti anche in un periodo così dove tutto sembrava essersi bloccato, lei è riuscita a farmi vedere tutto con occhi diversi.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sempre lei e ringrazio l’editore che si è offerto per la pubblicazione e ha creduto nel progetto.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima persona che ha letto le mie Poesie è la diretta interessata.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me no perché a me piace ancora scrivere a mano sentire il profumo dei libri ma devo ammettere che è un ottimo punto di partenza per il futuro perché ormai siano nell’era della digitalizzazione e quindi si anche questo farà fare un salto di qualità agli eBook.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audio libro personalmente mai letto, mi leverebbe il gusto di leggere testi e sapere come vanno a finire quella suspance che solo leggendo ti fa mancare il fiato.
 
 
 

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