1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in un paese del basso ferrarese esattamente a Cologna di Berra, poi per motivi di studio e lavoro mi sono trasferita a Ferrara, dove vivo tutt'ora.
2. Consiglierebbe di leggere il libro ad un adolescente?
Sì per far comprendere le condizioni socio sanitarie ed educative in cui versavano i suoi coetanei. Vorrei far comprendere al lettore i cambiamenti e le lotte di conquiste di diritti come lo studio, lo stipendio, la salute, ecc. sono state sudate. Se oggi i giovani hanno tutto è merito delle lotte dei loro nonni e dovrebbero apprezzare.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono d’accordo, è comodo e forse è un mezzo per far avvicinare i giovani alla lettura, con l’uso della tecnologia.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È un amore nato e cresciuto sui bianchi dell’università, forse per gli studi intrapresi che mi hanno incuriosito e spinto a fare ricerche sulle condizioni dell’infanzia nel mio territorio.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Curiosità e voglia di conoscenza. Poi trascorrendo giornate tra archivi, musei, foto, libri è cresciuta sempre più la curiosità e soddisfazione nel trovare notizie del mio territorio e di come sia cambiato per merito di persone che hanno lottato per migliorare le condizioni di vita.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di non dare per scontato quello che abbiamo oggi riguardo a scuola, alimentazione, condizioni generali, riguardo la qualità della vita, perché prima di noi qualcun altro ha lottato per averlo. Noi ne godiamo i benefici oggi, ma su lotte dei nostri nonni.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È avvenuta nei primi anni di università grazie a una professoressa, la quale ha invitato a fare piccole ricerche nel nostro territorio di provenienza e su determinati argomenti. Qui è cominciata la mia avventura, dapprima come lavoro per la tesi e successivamente dopo la laurea, continuando nelle mie ricerche a produrre materiale sufficiente per scrivere un saggio.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
La prima volta che ho visto un archivio di scuola elementare con documenti antichi. Mi sono emozionata e qui mi sono lanciata e non mi sono più fermata.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, prima o poi lo avrei finito.
10. Il suo autore del passato preferito?
Giorgio Bassani autore ferrarese che descrive storie di personaggi e ambienti del mio territorio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che ci si deve adeguare ai tempi e far avvicinare più persone possibili con età differente utilizzando vari mezzi tecnologici.