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16 Nov
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Intervista all'autore - Jessica Baldini

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Mi chiamo Jessica Baldini e sono nata a La Spezia il 6 gennaio 1993. Vivo a Castelnuovo Magra, un paesino in provincia di La Spezia, nel quale sono cresciuta. Ho studiato al liceo scientifico di Sarzana, dopo il diploma ho fatto 4 anni di accademia di recitazione a Massa e nel frattempo per mantenermi gli studi ho fatto vari lavori come commessa e barista. Da un paio di anni coltivo la passione per la scrittura e ho scritto questo mio primo romanzo.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Oddio è una scelta davvero difficile! Consiglierei vari libri agli adolescenti, perché penso che siano proprio gli adolescenti ad aver bisogno di leggere e appassionarsi ai libri. Nei libri puoi trovare aiuto o consigli, una via di fuga dalla realtà, e chi più di un adolescente ne ha bisogno? Però è anche vero che i gusti degli adolescenti di oggi sono molto diversi da quelli delle generazioni precedenti, quindi è una scelta ancora più dura.
Non saprei proprio, potrei dirne uno che mi ha appassionato molto quando avevo 16 anni, "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Eh, penso che sia una grande perdita, purtroppo, perché nessun ebook potrà mai sostituire il piacere di leggere un libro, stringerti tra le mani, sfogliarne le pagine e sentirne il profumo della carta. Senza contare il piacere di entrare in una libreria e scegliere quale libro ti ispira di più guardandolo tra gli scaffali, vederti circondata da libri e scambiare anche due chiacchiere con chi sta alla cassa. Questi piaceri, un freddo libro digitale, non potrà mai darteli.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non so cosa sia di preciso la scrittura, visto che mi sono appena affacciata in questo mondo, però posso dire cosa è stata per me. Per me è stata un amore ponderato preceduto da un colpo di fulmine. Inizialmente mi era presa la passione di scrivere così, per caso, per divertimento, una cosa che sembrava mi interessasse solo sul momento, ma a lungo andare la cosa è diventata più seria, ho iniziato ad interessarmi davvero alla scrittura e a dedicarmici con costanza ed impegno, appassionandomi ad un mondo che mai avrei pensato mi appassionasse.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
I motivi che mi hanno spinta a scrivere questo libro sono tanti ed è stata una scelta lunga ed un processo lento, iniziato 6 anni fa, per evasione. Cercavo una distrazione, uno sfogo, una via di fuga dalla realtà in cui vivevo e che non mi piaceva, ma anche per creare qualcosa di mio. Con il tempo però, mi sono accorta che anche gli altri avrebbero potuto trovare nel mio libro una via di fuga o una distrazione e così ho iniziato a non volerlo più scrivere come sfogo personale, ma come storia da raccontare per mandare un messaggio a chi lo legge o semplicemente per mostrargli una storia come facevo quando salici sul palco.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio inviare al lettore è quello che dice il titolo stesso del libro "Rise" che in inglese significa "Rialzarsi". Quindi che tutti abbiamo una seconda possibilità e tutti possiamo rialzarci in seguito a cose negative che ci capitano nella vita o a scelte sbagliate che ci portano in una direzione sbagliata. Con la storia di questo libro voglio far capire al lettore che siamo noi i padroni del nostro destino e che ci si rialza sempre. L'importante è non arrendersi mai e non lasciare alle nostre cicatrici di trasformarci in ciò che non siamo.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Diciamo che ha preso coscienza piano piano nel corso della mia vita, come accennavo già in precedenza. Però ho sempre scritto storielle fin da quando avevo 8 anni. Ho ancora nel cassetto i raccontini che scrivevo sulle agende che trovavo per casa. Però non ci avevo mai dato peso, ho sempre scritto da bambina e archiviato tutto. A scuola italiano era la mia materia preferita., oltre la filosofia. Arrivata all'adolescenza ho smesso di scrivere e mi sono dedicata ad altre passioni, scegliendo altre strade, fino ad arrivare a 6 anni fa dove mi era nata l'idea di un romanzo, idea che ho coltivato concretamente solo poco più di un anno fa.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
In realtà no. Non c'è un episodio preciso che mi ha dato l'idea di scrivere questo libro. Come dicevo prima ho avuto varie motivazioni che mi hanno spinta a farlo. Però ricordo come mi è venuta in mente questa storia precisa, cioè perché questi personaggi e non altri, perché proprio questa storia e non un’altra. Diciamo che osservato persone intorno a me che mi hanno dato spunto per i personaggi e la storia precisa mi è venuta in mente una mattina come un fulmine a ciel sereno, mi si è palesata davanti con tutti i vari collegamenti. Come un'idea nata così all'improvviso, cercavo una storia di un ragazzo che aveva bisogno di ritrovare se stesso e rimediare ai suoi errori, più ci pensavo e più non avevo idee. Una mattina, così dal nulla ho avuto l'idea precisa.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Ogni volta. Ogni volta che scrivevo un pezzo non mi piaceva, lo trovavo troppo banale oppure insensato e volevo smettere. Non sapete quante volte avrei voluto tirarlo nel cestino. Mi dicevo che tanto non lo avrei mai pubblicato, ma poi il desiderio di finirlo veramente e di mandare il messaggio di cui ho parlato sopra, prendeva il sopravvento.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore del passato preferito è Luigi Pirandello. Trovo molto di me nelle sue opere e anche vari pensieri che condivido. Inodore avendo anche la passione per il teatro non posso non amare l'autore di "Sei personaggi in cerca d'autore".
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che questo sia un bel progresso. A differenza dell'ebook, l'audiolibro penso sia molto utile, sia per chi non può leggere, quindi persone non vedenti, sia per chi vuole leggere mentre è in viaggio e si è dimenticato il libro a casa oppure sta guidando e non può certo mettersi a leggere, però può tranquillamente ascoltarsi un audiolibro.
 
 
 
 
 

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