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13 Nov
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Intervista all'autore - Luca Concilio

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Raccontare me stesso, quella parte di me nascosta, volutamente tenuta sotto chiave. Scrivere è come un fiotto di sangue che fuoriesce da una ferita: un atto liberatorio e medicamentoso.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni racconto è un’istantanea della mia vita. Luoghi, persone, sentimenti ed emozioni vissute e vive dentro, in me.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mettere insieme momenti diversi, esperienze diverse, contesti diversi (reali o fantasiosi) ma accomunati da un unico fil rouge: uno sguardo all’interno dell’anima per scoprirne i dolori più reconditi. Uno sguardo folle che arriva laddove una mente razionale sceglie di non guardare!
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non è stata semplice, non c’era niente che mi soddisfaceva, finché non ne ho parlato con una persona a me cara, una persona speciale, dalla mente brillante e un cuore immenso. Mi ha dato l’idea giusta... le sono molto grato!
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“I dolori del giovane Werther” di Goethe, che ho letto più volte e continua ad emozionarmi. Mi piacerebbe trascorrere del tempo con Goethe, Hesse, Tolstoj o Dostoevskij, Duma ... forse imparerei a scrivere!
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita. Chi ama la lettura, ama l’odore della carta, sente il bisogno di toccare la carta, sentirne il rumore, voltare pagina e segnare le pagine rendendole ancora più sue.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi sento uno scrittore e non credo di aver mai deciso di “intraprendere” una carriera. Mi reputo soltanto una persona che, come tante altre, si diletta a metter giù parole per raccontare qualcosa e nel farlo si emoziona. Spero che quello che scrivo possa emozionare anche qualcun altro.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho letto i racconti brevi di Anton Čechov, mi è piaciuta l’idea di scrivere un messaggio breve e immediato.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È indubbiamente emozionante. Mi dà ancora più soddisfazione sapere di aver realizzato qualcosa che mi sta a cuore.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Una cara e preziosa amica, che legge con gli occhi del cuore.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non riesco ad apprezzarla, è troppo lontana dalla mia realtà. Se può servire per incoraggiare la conoscenza, che ben venga.
 
 
 
 
 

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Venerdì, 13 Novembre 2020 | di @BookSprint Edizioni

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