1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Salerno e sono cresciuta Valva, il paese di mia madre e Napoli, il paese di mio padre. Se volessimo trovare una definizione gastronomica, mi definirei una tagliatella mare e monti; se invece scegliamo la strada filosofica, si può definirmi come un compendio tra la concretezza e la fantasia, tra i piedi per terra e la testa tra le nuvole, tra la testardaggine e l'elasticità mentale, ecc. ecc.
Le mie vicissitudini, pertanto, hanno come sfondo questi luoghi incantati, l'uno caratterizzato dal ritmo lento, magico, immutabile, l'altro per la bellezza del mare, del vortice di persone e situazioni sempre diverse.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Senza ombra di dubbio o tema di smentita, Racconti sparsi
il modo ove tutto è plausibile
di una autrice, certa Rosa Cafiero.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'uno non esclude l'altro. Le pagine hanno odori, si toccano, si fanno le orecchie per il segno, l'eBook attrae i più giovani. Credo che il libro cartaceo, però, conserverà sempre i suoi fans.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo nessuna delle due, poiché scrivere è parte di me stessa e anche se a volte non metto nero su bianco gli avvenimenti, la mia mente li elabora e li racconta; questo processo è parte del mio carattere e prescinde dalla scrittura.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il terrore di dimenticare tutti gli aneddoti, i fatti, che sono capitati nella mia esistenza, unito al piacere di scrivere.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La vita ci riserva tante avventure, alcune belle, altre meno. Uno dei segreti è capire cosa dobbiamo imparare dalle varie esperienze che ci hanno messo alla prova.
Come diceva mio padre, vissuto tra i vicoli di Napoli, quando insieme guardavamo le commedie di Edoardo De Filippo: "Rosa, queste cose succedono veramente, la vita è un teatro".
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Già da piccola, spesso ero solo troppo impegnata a fare danni per mettere in pratica i sogni.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
All'ennesimo casino consumatosi in famiglia, ho deciso che tante pillole di saggezza non potevano andare perse ed ho voluto metterle a disposizione dell'Umanità.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Questo no, la fluidità non mi abbandona spesso.
10. Il suo autore del passato preferito?
Klapka Jerome.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una grande trovata! Una bella voce, amplificherà quello che la nostra fantasia non riuscirà ad evocare con la lettura; sarà molto utile agli ipovedenti.