1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ho iniziato a scrivere per un puro caso tanti anni fa, avevo acquistato un computer per mio figlio Fabrizio e così nel provarlo mi misi a scrivere.
Non avevo un'idea ben precisa, così scrissi di un episodio increscioso che aveva segnato negativamente quel mio momento di vita.
Mentre scrivevo mi accorgevo di liberarmi delle negatività che regnavano in me, ricordare quei fatti e buttarli sul pc mi facevano stare bene e così continuai a scrivere. Scrivevo sempre nella notte e così che ho iniziato e notte dopo notte il mio dire stava prendendo consistenza e così nacque il mio primo libro che chiamai "Una amicizia Pericolosa".
Feci leggere la bozza di quello che stavo facendo al mio amico Dario, un ragazzo laureato in lettere antiche, persona molto colta, che poi mi aiutò nella stesura del testo. A Dario piacque il mio stile di scrittura dicendomi che la semplicità del mio dire aveva delle particolarità interessanti e così ne stampai un centinaio di copie.
Scoprii così che per me scrivere rappresenta una forma liberatoria di quello che accade intorno a me e scrivendolo libero la mia anima dalle tante negatività che fanno parte della vita e scrivendole le trasformo in positività.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto quello che scrivo fa parte della mia vita, in "Donna chi sei?" esistono realtà da me vissute personalmente.
La donna fa parte della nostra vita, tutto quello che ho scritto è reale, può non essere condiviso ma fa parte della vita di ogni eterosessuale.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Avevo in mente da tanti anni di scrivere su l'argomento donna, un essere vivente che indubbiamente a me piace tanto, un essere che ha segnato il corso della mia vita, un essere che mi ha fatto provare piaceri immensi ma anche tante sofferenze.
Probabilmente ne sono uscito sconfitto piacevolmente, ma combattere contro una donna è impossibile... sono troppo forti.
Scrivere "Donna chi sei" ha significato prendermi una piccola e forse inutile rivincita, anche scrivere di loro per me è stato piacevole.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, assolutamente il titolo lo ho sempre avuto in mente, era già nei miei progetti scrivere su questo argomento e "Donna chi sei” è stata la prima cosa che avevo in mente.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Devo confessare che non sono un grande lettore, il lavoro di cuoco non concede tanto tempo e quel poco tempo che rimane preferisco usarlo per le informazioni del TG o dei quotidiani.
Se fossi su un'isola deserta preferirei leggere quei testi che avrei dovuto approfondire al tempo del liceo, quindi su questa ipotetica isola leggerei volentieri i Promessi Sposi del grande Manzoni, mi piacerebbe anche rileggere alcuni pezzi della Divina Commedia e infine l'Iliade del grande Omero.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Veramente mai ho pensato di diventare uno scrittore, ho sempre scritto per passione e per sfogare le mie negatività trasformandole in positività ,questa è quello che mi dà lo scrivere, solo scrivendo ormai riesco a combattere e a difendermi in questo momento meschino che stiamo attraversando.
Se questa si può definire carriera è da molti anni che la ho intrapresa.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di scrivere su questo argomento lo sempre avuta, già vent'anni fa avevo iniziato a scrivere qualche bozza ma poi lasciavo stare.
Un giorno mio figlio mi disse che voleva fare una società con un suo amico e aprire un ristorante.
Fu questo il motivo che mi ha indotto a proseguire quello che già era nella mia testa. Quel giorno dissi a mio figlio queste testuali parole ....Le società dovrebbero essere composta in numero dispari e non più di due, ma ammettendo che col tuo amico possa funzionare quando troverete le immancabili due lei la società sarà perduta e litigherete anche tra di voi.
Mio figlio mi disse che come al solito esageravo e mi accusò di avercela con le donne, fu quel giorno che decisi di scrivere "Donna chi sei?"
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un immenso piacere indipendentemente dal successo che potrebbe o non potrebbe avere, voglio però sottolineare che quello che provo è merito del Signor Vito Pacelli e della Book Sprint Edizioni che hanno realizzato questo mio sogno..... grazie
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio figlio Fabrizio.... ne è rimasto sconvolto... forse sono riuscito così a fargli mettere i piedi sulla terra.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi voglio esprimere in quanto non sono idoneo a dare un giudizio su un argomento così importante.... personalmente a me piacerebbe sentire "Donna chi sei?? letta da una bella voce (magari femminile).
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Bellissima intervista di una donna molto intelligente e sensibile.
Scritto da Umberto Melotti
il Giovedì, 18 Luglio 2024 08:49
Avendo letto il primo libro la curiosità mi ha portata alla lettura del secondo. L'intreccio…
Scritto da Anna
il Martedì, 16 Luglio 2024 12:25
Mi sono emozionato nel leggere questa storia. Mi è piaciuto molto e l’ho trovato molto…
Scritto da Marco
il Sabato, 13 Luglio 2024 17:59
Bellissimo e ricco lavoro! Un contributo prezioso ❤️
Scritto da Caterina
il Sabato, 06 Luglio 2024 15:08