1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo sento che sto "riempiendo" il mio tempo in qualcosa che potrà essere di aiuto e di compagnia anche ad altre persone. Sia la lettura che la scrittura creano una sana "dipendenza".
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ho iniziato a scrivere di storie realmente accadute nel passato (XII e XVI sec.) quindi non c'è della mia vita nei miei libri.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Facendo parte di un gruppo artistico-culturale ho pensato di rendere omaggio ai componenti, scrivendo di una pittrice che si è fatta notare nel panorama pittorico del Seicento non solo per le sue opere, ma anche sul piano personale. Questo libro è stato scritto di getto, in pochi mesi, grazie anche al periodo appena trascorso agli "arresti domiciliari".
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
I titoli dei miei libri nascono istintivamente: il primo che ho pensato è sempre quello definitivo e rappresenta appieno la sinossi del testo in questione.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Le mie letture vertono prevalentemente sulle biografie dei grandi personaggi storici; aver lasciato un'impronta nella STORIA è come trasmettere valori a chi verrà dopo di noi...
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco leggere i libri: sfogliare le pagine, sottolineare, tornare indietro e rileggere alcuni passaggi ed infine guardarli allineati sugli scaffali delle librerie. Ognuno di essi è un mattone che arricchisce la mia conoscenza.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È stato per caso. Avevo scritto un testo sul PC ma senza alcuna pensare di farne un libro da pubblicare. Poi vedendo sul Web il sito della BookSprint ho preso la decisione e sono felice di continuare la collaborazione con lo staff di questa casa editrice.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Lessi un articolo su Artemisia e poi mi incuriosì che la National Gallery di Londra le dedicasse una mostra, ad un'artista pressoché sconosciuta in Italia. Avevo già prenotato il viaggio, poi tutto è stato annullato causa il Covid19.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Emozione e voglia di esplorare, di continuare a fare sempre meglio e di più.
Avevo appena terminato il presente libro che già ho iniziato il prossimo....
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto interessante. La tecnologia aiuta in questi casi a sentirsi meno soli ed a condividere emozioni, impressioni ed interessi.
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Bellissima intervista di una donna molto intelligente e sensibile.
Scritto da Umberto Melotti
il Giovedì, 18 Luglio 2024 08:49
Avendo letto il primo libro la curiosità mi ha portata alla lettura del secondo. L'intreccio…
Scritto da Anna
il Martedì, 16 Luglio 2024 12:25
Mi sono emozionato nel leggere questa storia. Mi è piaciuto molto e l’ho trovato molto…
Scritto da Marco
il Sabato, 13 Luglio 2024 17:59
Bellissimo e ricco lavoro! Un contributo prezioso ❤️
Scritto da Caterina
il Sabato, 06 Luglio 2024 15:08