1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Monza, sono appassionato di musica, dilettante musicista, nella mia vita ho avuto problemi di sostanze. Ho iniziato a scrivere nel 2006 quando ero in una comunità. Mi è sempre piaciuto scrivere ma non ne ho mai avuto l'occasione. In comunità ho avuto il tempo di fermarmi e riflettere su di me, questo mi ha portato a scrivere poesie, in un diario personale.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso, parto dall'emozione, spesso mentre ascolto musica, ascolto una frase e li comincio a scrivere, le cose mi vengono di getto.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho due autori che mi hanno ispirato molto. Uno è Umberto Saba, l'altro Eugenio Borgna, mi sono appassionato ai suoi scritti perché ho ritrovato la mia fragilità, ho preso coscienza di me stesso e capito come reagire.
Ho sempre un altro libro sul comodino, "L'imitazione di Cristo" di Ugo Nicolini, in passato ho avuto, e continuo a portare avanti, un percorso spirituale.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché quelle poesie le avevo dentro, dovevano uscire, adesso hanno trovato il momento giusto.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo. Sono tutte specchio della mia vita.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per raccontare la mia realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto, come ho già detto parto dà delle emozioni che nascono spontanee, ma si ricollegano sempre a momenti della mia storia.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non c'entra molto con quest'opera, ma il mio punto di riferimento, che con la sua arte mi ha salvato la vita più volte, è stato John Lennon.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Un amico, è stato lui a chiedermelo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Questo sicuramente, perché l'ebook può arrivare a più persone.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne ho mai ascoltato uno però penso che, a volte, è più facile ascoltare.