1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Peschiera del Garda in provincia di Verona e cresciuta a Sirmione in provincia di Brescia, nonostante però, sia cresciuta a Sirmione, sono molto legata a Verona, la sento come una seconda casa, mi ci trovo veramente bene.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
So per certo che alla maggior parte delle ragazze adolescenti amano i libri d’amore, a loro consiglierei davvero “Uno splendido disastro” di Jamie McGuire. È veramente brava a scrivere che pure io, non essendo un amante di quel genere, lo leggo davvero molto volentieri. Altrimenti, parlando in generale, consiglierei molto “You” un romanzo di Caroline Kepnes da cui poi è tratta la serie tv su Netflix, è un thriller psicologico veramente molto bello, lo consiglio a tutti. Per chi è amante di libri un po’ più vecchi, consiglierei molto i libri di Salinger, “Il giovane Holden”, per esempio.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo sia geniale e non allo stesso tempo, c’è un risparmio di carta veramente molto elevato che è qualcosa di veramente fantastico, ma non è minimamente comparabile nel leggere un libro, sentirne il profumo e sfogliarne le pagine. Secondo me l’ebook non darà mai quella vera sensazione nel leggere un buon libro.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura, secondo me, è un dono che hanno tutti, solo che ognuno ce l’ha in modo diverso. C’è a chi piace e a chi no, chi ci nasce per sfruttarla e chi no, non c’è una via di mezzo. Puoi nascerci già con questo amore nello scrivere oppure puoi conoscerlo andando avanti con il tempo, maturando, crescendo o vivendo. È un’arte che ti capita a caso nella vita e che può pure cambiarti.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinto a scrivere questo libro la mia passione, il mio essere interiore. Ho sempre voluto provarci a scriverne uno, il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di leggere il mio nome su un libro e sapere che quel libro era frutto del mio essere, della mia fantasia, parole scritte dalla mia mano. Tante volte, ma davvero tante, ho rinunciato pensando di non esserne in grado, ma poi ho pensato “Ma perché non provarci fino alla fine?” e alla fine, ci sono riuscita.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Credete sempre in voi, sempre, se pensate che sia qualcosa di troppo grande per voi, cercate di superarlo, non pensate che non ci riuscirete mai, perché non è assolutamente così. Superate sempre voi stessi, non pensate a quanti ostacoli ci saranno nel vostro percorso, superateli uno a uno anche se sarà difficile. La cosa bella è arrivare alla fine e dire a se stessi “ci sono riuscito”.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre amato la lettura fino a quando andavo alle scuole elementari, verso la quinta ho scoperto questa passione. Volevo provare a scrivere un libro, mi ricordo ancora che riguardava a una storia sulle streghe, ma poi ho lasciato perdere. Ci ho riprovato ancora in terza media, ma anche lì, ho lasciato perdere. Però ho sempre scritto piccoli testi perché, appunto, mi piaceva troppo scrivere e allora scrivevo per me stessa.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un po’ tutto ricordo con piacere, soprattutto quando ho buttato giù l’idea di cosa potevo scrivere. Quando all’inizio mi sono fatta una scaletta nell’ordine di come volevo andassero le cose per poi farci un testo, quel ricordo, lo ricordo con molto piacere.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non l’ho mai pensato, non l’ho pensato per il semplice motivo che ero determinata a portarlo a termine. L’unica cosa che ho fatto è stato riscriverlo dall’inizio, la prima stesura non mi piaceva un granché, perciò l’ho riscritto da capo.
10. Il suo autore del passato preferito?
Salinger. Salinger è uno scrittore che amo, amo il suo modo di scrivere e come ti fa entrare dentro ai suoi testi, i suoi libri, detto metaforicamente, me li mangio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso a quello che penso dell’ebook, sono cose geniali, ma, appunto, non è comparabile nello sfogliare un libro cartaceo.