1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
All'inizio scrivere per me rappresentava un'evasione dalla quotidianità. Con il trascorrere del tempo è diventato parte della mia quotidianità. Trovare del tempo da dedicare alla scrittura di racconti è per me fondamentale. Mi fa stare bene fisicamente e mentalmente. Infonde fiducia in me stessa ma allo stesso tempo mi impensierisce quando non riesco a proseguire un racconto come vorrei.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
I rapporti famigliari sono spesso difficili e complicati. Una piccola parte della mia vita reale mi ha sicuramente influenzato.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato il coronamento di un sogno, un desiderio esaudito.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata immediata. Quando ho raccontato la scena di uno dei protagonisti principali seduto sotto un salice piangente, un passaggio per me fondamentale del libro, ho pensato fosse la scelta giusta.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su questa domanda non ho dubbi. “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen. Un libro che periodicamente compare sul mio comodino e lo rileggo sempre con lo stesso entusiasmo. Un romanzo che parla di amore, in un contesto di estrazione sociale e culturale differente. Le speranze e le paure di giovani donne in un periodo storico difficile se nascevi femmina e con poche rendite famigliari. La storia di sorelle forti e tenaci pronte a proteggersi e restare sempre unite tra loro. Una storia antica ma con fondamenti caratteriali presenti nelle nostre giovani donne.
6. Ebook o cartaceo?
L'Ebook è sintomo di modernità e tecnologia. Ma il poter sfogliare un libro, sentirne l'odore, vederne la copertina e conservarlo nella propria libreria ha il suo perché.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La carriera di uno scrittore non inizia e non finisce mai. Il mio racconto mi piace e mi ha appassionato molto scriverlo. Ho quindi deciso di vincere la mia timidezza e di condividerlo con altri lettori.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il tema della famiglia è un tema a me molto caro in tutte le sue sfumature. Nel particolare la mia storia è nata per caso, sedendomi in cucina un fine settimana con carta e penna, ho iniziato a scrivere e non mi sono più fermata.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Incredulità, felicità e la speranza che sia solo il primo di una lunga serie.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio marito Alessandro, che mi ha aiutato, ha avuto pazienza, e non ha mai permesso di lasciare incompiuto il racconto.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una grande possibilità per chi non può leggere in maniera autonoma e sicuramente un plus valore per il libro che prende vita.