1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho sempre amato il luogo, dove sono nato e cresciuto anche se sotto alcuni punti di vista non sono d’accordo. Purtroppo tutto il mondo e paese e non si può avere tutto quello che si desidera. Sotto quest’aria ho cominciato ad avere voglia di scrivere quando nella pubertà mi ritrovavo solo e non sapevo cosa fare. Non avevo visto e non me l’ha mai insegnato nessuno scrivere era soltanto un mio spontaneo desiderio.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Tutti i momenti sono buoni per scrivere non ho preferenza. Tutto dipende dal mio stato d’animo e come sto attraversando le ore della giornata.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho nessun autore preferito anche perché nella mia vita non ho mai letto. Sono stato sempre lontano dai libri e non mi so spiegare perché pur avendo una gran voglia di conoscere. Tutto quello che scrivo, è basato principalmente sulla mia vita spirituale.
4. Perché è nata la sua opera?
Durante i viaggi come pendolare rimanevo in attesa ad aspettare il treno e in quel frangente tempo scrivevo. Un giorno rileggendoli mi è piaciuto e ho pensato di mettere insieme queste mie poesie e scriverne un libro che potesse far riflettere i lettori come hanno fatto e fanno pensare anche a me perché sono compiaciuto quando le vado a rileggere di tanto in tanto.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Come formazione letteraria zero perché tutto quello che faccio viene dal mio spirito non dalla mia tecnica letteraria.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Le due cose per me sono in connubio perché la mia scrittura è un’evasione e nello stesso tempo è una realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Che cosa potrei dire tutto e niente è soltanto frutto di spiritualità.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non ho mai voluto nessuno che se s’intromettesse nelle mie opere, perderei tutto il piacere di annotare.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia compagna che si trovava presente nella mia vita e altri che ho registrato e non mentre decantavano i versi e che poi sono rimasti incantati.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non sono l’indovino solo potrei dire che con i tempi tutto cambia anche contro la nostra volontà.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono iniziative che fanno piacere perché tutto cambia e bisogna seguire l’onda.