1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Spesso, per spiegare quali emozioni mi suscita lo scrivere uso una metafora, dico spesso che per me scrivere è quasi come l'atto del rigurgitare dal proprio corpo un qualcosa che non ci ha fatto molto bene e il botro corpo appunto cerca di eliminare questo senso di malessere attraverso l'atto del rigurgito; ecco per me scrivere è questo, buttar giù su un foglio tutto ciò che mi passa per la testa, emozioni negative, positive e di preoccupazione che magari si trasformano in racconti.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In "New York si veste in giallo" si può dire che c'è tutto o niente della mia vita reale; un gioco di parole dovuto dal fatto che Katrine ha un vissuto alle spalle simile al mio ma ovviamente nello scrivere l'immaginazione e l’improvvisazione hanno preso il sopravvento.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Inizialmente, ho iniziato a scrivere nel tempo libero e appunto come dicevo prima per sgombrare un po' la mia mente; questo libro è stato per me la conferma del mio modo di vedere gli avvenimenti da diverse angolazioni; la forza di Katrine è un po' la forza che è mancata a me in passato; ma la voglia di riscatto c'è sempre sia nel libro sia nella vita reale.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Devo dire che ero indecisa tra due o più titoli ma quello che ho scelto credo rispecchi l'ambientazione del racconto ma lasci al lettore un velo di mistero su quello che si cela all'interno del libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'ipotetica isola deserta, porterei con me il libro di Oscar wilde "Il pescatore e la sua anima" perché racconta di un giovane ragazzo che tutte le sere cercava di pescare gettando le reti in mare ma a causa del vento non favorevole egli non riusciva a fruttar nulla.
Quindi se fossi in un'isola credo che la tenacia che ha il protagonista mi aiuterebbe ad allietare la vita su quell'isola.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo for ever!
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È nato tutto come un gioco, ho buttato giù due righe e man mano che andavo avanti nello scrivere ho notato di essere molto affascinata dal mondo della scrittura.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho lottato molto con le personalità contrastanti dei protagonisti ho cercato di far capire meglio al lettore chi fossero i protagonisti del libro se pur intersecati da vissuti contrastanti.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Bhe è una grandissima soddisfazione e devo dire che io ancora non ci credo che tutto questo stia diventando realtà!
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno, l'ho tenuto per me fino a questo momento della pubblicazione, sono un po' scaramantica.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
A mio avviso è un'ottima idea.