Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

19 Giu
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Eliana Volpato

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Eliana Volpato, veronese e pronipote di una stimata poetessa locale, grazie alla quale, in tenera età mi appassiono di poesia e di tutto ciò che riguardi il mondo della scrittura e della letteratura. Inizio fin da giovanissima ad appuntare emozioni, pensieri, idee che poi da adulta decido di pubblicare sotto forma di versi.
Terminati gli studi frequento corsi di scrittura creativa e corsi di lettura, lavoro per un po' di anni in una piccola casa editrice universitaria con la quale pubblicherò due volumetti di poesia contemporanea: “Dolce e Amaro, frammenti del piccolo poeta”, QuiEdit Ed. 2006, “Parole di Carta”, QuiEdit 2007, e il romanzo: “Poco Chiara”, QuiEdit 2016, dopo di questa esperienza lavorativa e costruttiva a livello personale, collaboro per due anni con un giornale locale in veste di "giornalista", nel frattempo per conto di Freccia d'Oro Editore pubblico nella collana "Le piccole frecce" il romanzo breve: Svegliati Frank, ed. 2017, ad oggi sono "Ghost Writer" e nel febbraio 2020 ho realizzato un mio piccolo sogno, quello di aprire una piccola casa editrice. Non ho mai deciso di diventare uno scrittore, ma mi sono sempre sentita dentro un’energia potente che non mi faceva e tutt'ora mi fa smettere di scrivere, non solo sulla carta ma nella mente.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nell'arco della giornata solitamente scrivo nel primo pomeriggio, oppure al mattino, dipende poi dalle esigenze famigliari, dei figli... ricordo che quando i bimbi erano neonati scrivevo anche la notte.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Di autori che stimo ce ne sono davvero molti, prediligo Hermann Hesse, non potrei non stimare Tiziano Terzani, Susanna Tamaro, Walt Withman, Borges e Nabokov.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Ogni mia opera ha un legame con la precedente, cerco sempre, o meglio ci provo, di raccontare le difficoltà banali che tutti i giorni l'essere umano si trova sul proprio percorso, nel caso di "Corallo" ho voluto mettere in risalto il tema del riscatto, dell'omosessualità, in quanto nonostante siamo in un epoca che sembra volerci più bene, appare meno bigotta, riscontro che non è così, anzi verso il "povero Cristo" che cerca una via di scampo, una rinascita sia a livello interiore che sociale c'è ancora molto pregiudizio.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia è una famiglia umile, nella quale lo studio non è mai rientrato nelle priorità, in quanto avere un lavoro era sicuramente una necessità primaria per poter mangiare, nonostante questo grazie all'esempio di mia zia poetessa, di uno zio "viaggiatore" che amava i libri, la musica e mia mamma che leggeva molto, ho assorbito più che potevo il profumo della carta stampata innamorandomene sempre più. L'esempio è fondamentale per far nascere una passione, nonostante il ceto sociale credo si possa arrivare comunque alla felicità nel vedersi realizzati.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo e un’evasione per raccontare la realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In ciò che ho scritto nel libro, di me c'è il messaggio, il mio punto di vista riguardo al riscatto e all'amore che alla fine sono gli ingredienti fondamentali per poter vivere, nonostante tutto;
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La biblioteca di Lavagno è stata fondamentale, mi sono servita da loro per documentarmi su Napoli e sulla storicità del corallo.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Solitamente mio marito legge le anteprime, ma Corallo ha preferito aspettare che uscisse dalla casa editrice.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no. Per quanto la tecnologia sia di una utilità infinita, toccare la carta, annusare le pagine di un libro non ha paragoni.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia un’opportunità molto importante, è piacevole sentire raccontare un romanzo, rilassa e stimola la fantasia anch'esso.
 
 
 
 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Venerdì, 19 Giugno 2020 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)