1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non sono una scrittrice seriale, non ho deciso di diventarlo, ma è stata la voglia di raccontare il bello del quotidiano. Quattordici è il numero dei miei anni e sono troppo pochi per raccontare una vita, la mia è più una voglia di vivere e di fare.
Sono nata in provincia di Brindisi e vivo quello che può vivere una quattordicenne in una provincia del Sud.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mia voglia di scrivere nasce soprattutto in estate quando ancor prima del latte e caffè, preferisco scrivere.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito, leggo un po' di tutto.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché ho sentito l'esigenza di scrivere.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ogni opera è frutto di ciò che abbiamo intorno e del proprio vissuto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Raccontare la realtà con un pizzico di fantasia.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
A quattordici anni si può raccontare solo sé stessi.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La realtà che mi circonda.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A chi mi è più vicino, i miei genitori.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io amo la carta, ma mi adeguo anche alle nuove frontiere tecnologiche.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro aiuta l'immaginazione.