1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Lo scrivere obbliga a essere precisi, a chiarire quello che c'è di confuso in se stesso, e di essere davvero sincero su quello che dici.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il metter su un foglio ciò che pensi è un esercizio anche di onestà verso se stesso e di presa di posizione netta su quello che vedi attorno a te.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una presa di coscienza sulla vita, oggi e adesso.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è la conseguenza di quello che c'era nello scritto.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sarebbe un guaio avere con se solo un libro. Comunque un libro che ti permetta di vivere bene quando esci dall'isola. Il Vangelo e S. Agostino. Questi ti fanno andare a fondo su ciò che è la vita, e di viverla senza ipocrisia.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mai o sempre. Esprimersi è una esigenza vitale.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Di scambiare il mio pensiero con quello degli altri.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Soddisfazione e insoddisfazione. Ti accorgi che ciò che ne è venuto fuori non è tutto quello che veramente senti e come lo senti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un amico.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un mezzo fra i tanti della comunicazione. Ma penso che non serva ad approfondire le idee.