1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Provengo da una famiglia di artisti, mamma scrittrice padagogista e drammaturga, papà ingegnere, siamo 9 figli tutti con la passione dell'arte; chi scrive, chi dipinge, chi fa il musicista. Ho sempre avuto trasporto per il teatro e l'arte, tuttavia ho conseguito studi scentifici, insegnavo matematica, e da una ventina di anni mi dedico alla scrittura e all'arte.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Generalmente quando rimango da sola in casa oppure di sera, le mie migliori ore sono quelle della notte dove ho tutto piu chiaro.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
il mio autore preferito è lo scrittore e drammaturgo Mario Fratti di New York
4. Perché è nata la sua opera?
Ogni poesia per me rappresenta un pastello cromatico ed episodi di commedia breve da sviluppare.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tutto: da mia madre ho ereditato la passione per la scrittura, da mio padre quella della poesia trasferita da lui nella matematica, e dalle mie sorelle e fratelli quella dell'arte pittorica.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Sono fotogrammi di sensazioni e pensieri dell'anima da me provati.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Non c'è verso e parola delle mie poesiole che non rappresentino partizioni dei miei sentimenti e della mia vita perché cerco di essere fedele a tutto ciò che provo e vivo.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia famiglia.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito e le mie figliole.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Potrebbe essere un canale preferenziale.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Permette a chiunque, anche analfabeta di poter cogliere ciò che più gli piace e comprenderne il contenuto.