1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono di Minturno in provincia di Latina e vi vivo da sempre. Ho scritto fin dai tempi del liceo ed il mio primo racconto breve lo scrissi per un numero unico che pubblicammo nel 1967 in occasione della festa di addio al liceo per chi stava per affrontare gli esami di maturità.
Il racconto, di pura fantascienza, è intitolato "Xaris".
Preferisco scrivere di notte mentre ascolto la radio.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo, prevalentemente, a notte fonda fino all'alba.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono onnivoro, leggo di tutto.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché ho sempre nutrito due passioni: leggere e, di conseguenza, cimentarmi con la scrittura.
Ho iniziato a collaborare con un quotidiano nazionale nel 1971.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo visto che vivo nel Golfo di Gaeta. Zona unica nella penisola però non priva di problemi.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è l'una e l'altra.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo e non solo di me.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie Marta che ora, purtroppo, non è più fra noi????????????
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sono racconti brevi e li ho subito pubblicati su vari blog.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, assolutamente no.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una boiata utile solo a chi ha problemi di vista.