1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una ragazza di 24 anni, sposata da quasi uno con il mio splendido marito e viviamo a Casale Monferrato una città ai piedi delle colline del Piemonte e lavoro da 4 anni in una fabbrica vicina. Ho deciso di pubblicare il mio manoscritto per caso, l’anno scorso dopo il mio secondo trasloco, quando trovai in cantina in mezzo si libri di testo un vecchio diario tutto rotto che tenevo alle superiori. Decisi di batterlo a computer per non perdere le pagine e venne fuori una storia.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento vero e proprio, se mi viene l’ispirazione di scrivere qualcosa che valga la pena essere scritta l’appunto dove capita su un foglietto o sul telefono se sono fuori casa e poi nei momenti morti o di relax elaboro l’idea e butto giù quello che avevo pensato.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Decisamente Anna Todd scrittrice dei best seller Afterhours. Trovo i suoi libri impregnanti.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché volevo raccontare un pezzo di me, trasmettere al lettore le mie emozioni e far sì che la mia storia fosse letta.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non tanto avendo scritto un racconto una storia con fatti realmente accaduti.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere vuol dire parlare di me di quello che mi succede durante la giornata o condividere un pensiero che più mi rappresenta.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Ho raccontato e messo nero su bianco la mia storia la mia esperienza parlando di fatti realmente accaduti.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il mio impegno, il mio tempo, la mia memoria.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
All’editore e il suo staff.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì, io personalmente ho un dispositivo eBook che ha rivoluzionato la mia lettura, anche se un cartaceo non ha eguali.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Rivoluzionario per i non vedenti, per chi non può farlo per mancanza di cultura ma non vuole perdersi il piacere del sapere.
Poco producente per i più svogliati, per chi può avere tra le mani un libro e immergersi nella lettura.