1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita ha incontrato varie difficoltà, sono riuscita a superarle grazie a una grande forza di volontà quasi "divina" ossia scaturita dal "sentire" sempre con me la presenza di Dio.
L'amore per scrivere scaturisce durante la stesura della tesi per la seconda laurea mentre l'amore per scrivere poesie nasce dopo la morte del mio secondogenito.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando ho qualche momento libero tra il lavoro e la famiglia in quanto sono separata con una bambina di sei anni.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore contemporaneo preferito...
4. Perché è nata la sua opera?
Per dare "speranza" a chiunque si senta sconfitto... particolarmente al bambino che ha bisogno di comprendere che può sempre migliorare e vale come persona a prescindere dalle sue performance, e all'educatore che deve capire che l'educando va sempre rispettato nei suoi bisogni con delle risposte congrue...
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo... A volte gli educatori (genitori, insegnanti...) sono ciechi e sordi nel vedere i bisogni del bambino fermorestando che non si chiede all'educatore di essere né psicologo né animatore socioculturale ma di saper leggere i bisogni dell'educando e di rispondervi adeguatamente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per raccontare la realtà ossia le varie emozioni e "azioni" che vivo direttamente e indirettamente nella realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo... sebbene per certi aspetti io sono sopravvissuta ossia sono riuscita a superare determinate difficoltà ma ho visto altri che non riescono...
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A me stessa.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sperò di no giacché il libro permette di assaporarlo attraverso un approccio sensoriale "completo".
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri presentano il privilegio di leggere un libro mentre si fanno altre attività...