1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Genova, nel quartiere del Molo, in pieno centro a due passi dal porto. Poi ci siamo trasferiti in periferia. Quando siamo arrivati lì, un nuovo quartiere costruito per i marittimi della Compagnia dove lavorava mio padre, vi era solo campagna tutto intorno, con parecchi alberi di ciliege e mandorli. Dopo pochi anni il cemento aveva fatto sparire tutto.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Certamente consiglierei libri di Hemingway e Ken Follett, ma non sarebbe male se leggessero libri di E.M. Remarque, tanto per capire cosa è la guerra.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
La vita frenetica ci impone delle scelte che lasciano poco tempo alla lettura tradizionale. Credo comunque che i giovani, quei pochi che hanno ancora voglia di leggere, si sono adattati bene a questa forma di lettura.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Posso considerarlo un colpo di fulmine. Prima scrivevo solo articoli e saggi per una rivista di un circolo culturale dove ero iscritto. Poi ho seguito un corso di scrittura creativa, ho imparato tante cose e mi sono appassionato.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Volevo scrivere qualcosa sul nostro primo periodo coloniale, argomento che mi interessa molto. Quindi ho cominciato a istruirmi sulla vita di quel periodo, usi e costumi in Italia tra il 1880 e metà anni 90 e così è nata la storia.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio è sempre lo stesso in tutti i miei libri e i miei racconti, l'amore vince sempre. È un bene che va sempre valorizzato non strumentalizzato.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho già detto è stata una cosa improvvisa che mi dà tantissimo. Specialmente da quando sono in pensione scrivo tantissimo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mi hanno fatto piacere gli apprezzamenti e gli stimoli da parte di mia moglie e degli amici.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, io quando comincio una cosa la porto a termine. Specialmente nella scrittura non demordo mai. Ci sono dei momenti che rimango bloccato ma trovo sempre il modo di andare avanti.
10. Il suo autore del passato preferito?
Mi piace molto Ken Follett.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un'ottima cosa, visto il modo frenetico di come si vive. Io però sono rimasto all'antica e preferisco il cartaceo.