1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo dall'alessandrino: nato ad Acqui terme cresciuto ad Orsara Bormida e adesso residente a Trisobbio.
Ho sempre desiderato scrivere una storia.
Dopo aver letto due romanzi fantasy che non mi sono piaciuti mi è venuta in mente quest'idea: "Se ci è riuscito lui posso farcela benissimo io....".
Quindi sei anni fa mi sono messo d'impegno e ho creato la mia opera.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Durante la paura pranzo del mio lavoro ho dedicato almeno 40/60 minuti alla scrittura di quest'opera per anni.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho letto molti romanzi di Terry Brooks.
4. Perché è nata la sua opera?
Per dimostrare a me stesso e alle persone che non credevano in questo progetto che ero in grado di portarlo a termine.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Quasi nulla....
Essendo perito elettronico non ho dimestichezza con la retorica, tutto deriva dalla mia passione per la storia e i grandi personaggi anche quelli semi sconosciuti che l'hanno caratterizzata.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose.......
Sta allo scrittore scegliere se fuggire da essa e raccontare la "propria" verità anche esoterica o rimanere più lucidi e descriverla per come si presenta.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è un po' di me in ogni personaggio e nella cosmologia dell'opera.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
È la persona a cui ho dedicato l'opera.......
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ovviamente a Deborah........
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
In questo mondo sempre più dipendente dalla tecnologia siamo sempre più portati ad usare e a volte abusare di smartphone e tablet.
È molto probabile che sia così, ma sentire il profumo delle pagine stampate, lo stesso peso del libro e la possibilità di annotare i propri pensieri ai margini dell'opera rende il tutto più individuale, intimo e profondo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un ottimo prodotto per rendere più invitante un’opera ad una tipologia di lettore normalmente non interessato.
Se realizzato rispettando la volontà artistica e poetica dello scrittore può dare notevoli e mozioni.
Altrimenti risulta forzato e finto.
In entrambi i casi "distrugge" il filo che collega il lettore dallo scrittore.