1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata in Sicilia, una terra stupenda. Dopo le scuole superiori e il diploma di laurea in Scienze infermieristiche mi sono trasferita a Milano, dove vivo.
Avevo tantissimi sogni, il primo diventare stilista di moda, ma la scuola di stilismo costava troppo per una come me che doveva vivere con uno stipendio statale, mantenersi e pagare l'affitto e in seguito il mutuo. Sono riuscita a realizzarlo in un altro modo, diventando Sartorialist per Eligo Milano.
L'altro sogno era scrivere e anche questo lo realizzato scrivendo poesie e un romanzo in fase di ultimazione.
Ho conseguito nel 2017 la laurea triennale in Scienze Tecniche Psicologiche, e sto frequentando la laurea Magistrale in Psicologia. Ho cominciato a scrivere da piccola, il diario, piccoli racconti e poesie. Nel 2017 ho cominciato a pubblicarle in vari siti e poi ho pubblicato il mio primo libro di poesie insieme ad altri autori: "Le tue parole". Spero presto di realizzarlo questo sogno pubblicando oltre le mie poesie anche il mio romanzo..
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un tempo prestabilito, quando trovo l'ispirazione comincio a scrivere.
Certi momenti sono come un fiume in piena di parole, in altri momenti subentra la quiete e mi fermo.
Credo che scrivere sia un’emozione che nasce da dentro e non può essere programmata, ma accade.
Questa è la vera magia dello scrivere, la magia della creatività.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Oriana Fallaci.
4. Perché è nata la sua opera?
Avevo bisogno di esprimere le emozioni più nascoste della mia anima e tirarle fuori per farle fiorire.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tanto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo stupendo di esprimere a parole emozioni.
La creatività permette di evadere dalla realtà, ma anche di poterla raccontare in un modo meno cruento a volte, altre volte ci permette di oltre passare dei confini che generalmente ci creano dei limiti, lo scrivere ci permette di rendere tutto più fruibile e più colorato.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Una buona parte, soprattutto nelle poesie.
Nel romanzo che sono in procinto di concludere alcuni frammetti di vita della protagonista mi appartengono.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
L’ho letto ai miei gatti e al mio cane...
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
La tecnologia sta prendendo il sopravvento come è giusto che sia, ma non dobbiamo perdere il piacere di potere sfogliare un libro, di sentirne il profumo e il tatto che da esso viene generato. Ci sono emozioni che la tecnologia ahimè non può esprimere; fortunatamente spero questo ci possa salvare da un mondo troppo tecnologico e all'avanguardia nel terzo millennio, ma privo di emozioni tangibili.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto bella. Non è semplice esprimere emozioni su un qualcosa di cui non siamo protagonisti, oppure autori.
Sentire recitare dei versi, oppure un frammento di un romanzo è magnifico.