1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è come vivere in eterno perché le parole si perdono nel vento, mentre lo scritto resta per sempre; di conseguenza le emozioni che provo scrivendo sono molto profonde e sono un po' come lo specchio dell'anima che si propaga nel tempo fino all'infinito.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Alcuni tratti sono frutto di esperienze dirette e quindi rappresentano un'autobiografia della mia vita reale.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo libro nasce con l'intento di rivolgersi alle nuove generazioni cercando di inculcare nelle loro giovani menti principi di sana esistenza stando lontani da quell'immondo schifo che è "il mondo della droga".
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata conseguente allo sviluppo del tema principale; di conseguenza non ho avuto dubbi ad usarlo per questo libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
L'Iliade di Omero. Perché sono affascinato dall'Epica.
6. Ebook o cartaceo?
Personalmente preferisco il cartaceo, che custodisco gelosamente nelle mie librerie che rappresentano il mio bagaglio culturale.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La mia carriera professionale è quella dell'infermiere; le mie passioni invece sono leggere, scrivere e giocare a scacchi. Queste ultime spero che, una volta in pensione, riescano a riempire le mie giornate, mantenendomi attivo e lontano dalla depressione.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La comunicazione di sensazioni di disperazione delle madri e dei padri di quelle povere vittime del mondo della droga, rappresentano l'aneddoto di questo romanzo, nato appunto per far recepire ai giovani di non buttare via la propria vita con l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Indubbiamente un senso di realizzazione e soddisfazione, specie quando chi lo legge, rilascia poi, una sua recensione. Quest'ultime aiutano a migliorarsi.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie, come al solito.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ribadisco il concetto che solo il diretto lettore può trarre le sue conclusioni su quanto legge, in base a quello che è il suo vissuto ed il suo livello culturale.