1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mi piace scrivere perché mi permette di trattare argomenti attuali che possono avere un qualche impatto su varie generazioni di persone.
Mi entusiasma accorgermi che nella mia mente girano personaggi e fatti e mi intriga la complessità in cui può dipanarsi l'intreccio.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Alcuni episodi della mia vita hanno dato spunto alla stesura del romanzo.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho scritto questo romanzo per dare voce ad alcuni complessi rapporti umani, ai percorsi di vita fatti per raggiungere con facilità e, più spesso, con difficoltà obiettivi prefissi ed a quelli senza risultato alcuno.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata ardua per la difficoltà di stigmatizzare con poche parole l'argomento trattato.
L'ossimoro ha soddisfatto la necessità di esprimere come evolve la vita sentimentale della protagonista.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
" LA STRANA MORTE DELL'EUROPA " di Douglas Murray.
È un testo di economia, argomento inconsueto e perciò intrigante perché assolutamente lontano dalle mie letture usuali.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Almeno da dieci anni ho coscienza di voler pubblicare gli scritti che ho cominciato a produrre anni prima.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho incontrato casualmente in strada una bella ragazza americana. Durante la nostra breve frequentazione mi ha accennato alla separazione tra i suoi genitori, al suo difficile rapporto con il padre ed al trasferimento di lei con la madre in Italia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
La realizzazione faticosa del lavoro ha provocato in me incredulità e stupore. Quindi sono stato raggiunto dalla soddisfazione per aver sciorinato una storia con un telaio assolutamente realistica nelle sue linearità e nelle sue angolature.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sono in attesa di poter rispondere.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una opportunità molto interessante fornita non soltanto ad ipovedenti e non vedenti ma a tutti coloro che apprezzano una modalità nuova per raggiungere un arricchimento culturale in alternativa al cartaceo.