1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non c'è granché da dire. Sono nata e tutt'oggi vivo in una piccola città calabrese, con la mia famiglia, sono una persona genuina con valori ed attaccata appunto alla famiglia.
Non ho deciso di diventare scrittrice è nato tutto per puro caso ed è stato bello così.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Principalmente la mattina fino all'ora di pranzo ma a volte anche nel pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi dispiace ammetterlo ma contemporanei quasi nessuno. Adoro molto Agatha Christie, Jane Austen, JK Rowling, Primo Levi.
4. Perché è nata la sua opera?
Sinceramente l'intenzione non era di pubblicare la mia opera, è nato tutto per scherzo. Stavo leggendo un libro che tratta appunto di psicologia e non ero d'accordo su alcuni punti, presi il memo del telefono e iniziai a scrivere il mio punto di vista, il punto di vista della mia generazione.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Credo che essere in primis spronati dai propri cari sia una cosa fondamentale inoltre influisce l'educazione che viene impartita quindi anche l'aspetto sociale, in base alle persone che si incontrano e al comportamento che si ha.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Beh, tutti e due. Realtà nel caso della mia opera perché ho voluto usare la "vita comune" quindi la quotidianità, ma in base a ciò che si scrive può essere una fuga della realtà; magari nei miei sogni ho bisogno di qualcosa e scrivendo il libro me lo vivo oppure voglio a piccoli passi cercare di cambiare qualcosa e uso ancora un libro o per far capire ad altri una cosa che vorrei accadesse.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Pochissimo poiché non era né una storia, né un’autobiografia o altro è un saggio dove esprimo concetti che secondo me dovrebbero sapere tutti, ovviamente li esprimo in modo molto sintetico ma preciso.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia madre, all'inizio non credeva che avessi scritto qualcosa ma poi ha letto e le è subito piaciuto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Perché no?
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Preferisco di gran lunga una serata sdraiata sul letto, con una coperta e in mano un libro; penso che leggere da soli sia migliore così anche da immedesimarsi nei personaggi.