Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

03 Mar
Vota questo articolo
(1 Vota)

Intervista all'autore - Rosario Nestini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nato nella bellissima città di Agrigento, dove vivo e risiedo, sin da giovanissimo ho avuto la 
passione della poesia e dei testi per canzoni, ho fatto il barista per tanti anni, poi, sono entrato al comune di Agrigento come impiegato. Nella poesia ho avuto diverse affermazioni, ho fatto il conduttore radiofonico per tanti anni, intervistando moltissimi personaggi dello spettacolo fra cui: Mario Merola, Angela Luce, Claudio Villa, Ennio Morricone, Giuliano Gemma e tanti altri di cui conservo tutte le registrazioni in cassetta.
La passione della scrittura è nata per caso, il mio primo libro è stato tratto da una mia canzone dal titolo: " 'A ginnastica di mè mugghieri" in dialetto siciliano, visto il successo discreto della canzone ho scritto la omonima commedia in tre atti, non pubblicata in quanto essendo scritta in dialetto siciliano, dovrei trovare una casa editrice che non mi chieda la traduzione in italiano e sappia leggere il siciliano. Dopo questa commedia è nato il romanzo poliziesco dal titolo: "TI commissario Pignasecca"" relazione pericolosa" pubblicato nel 2018. di cui sto scrivendo il secondo volume con lo stesso personaggio.

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Scrivo prevalentemente di mattina, prima di pranzo, dopo pranzo se siamo in periodo estivo vado al mare, diversamente in inverno, faccio la famosa pennichella, guardo spesso la tv e la mia passione sono i film gialli o west, pensate che so sto guardando una partita di calcio importante e nell'intervallo trovo un film giallo o western, la partita va a farsi benedire.
Vi racconto come scrivo: a volte sto anche due o tre giorni senza scrivere e se mi chiedete a che punto sono, io vi rispondo che non lo so di preciso, poi, apro l'ultima pagina, vedo dove ho lasciato e riprendo con la massima tranquillità.
Il mio primo libro l'ho letto invitando familiari e alcuni amici, li ho dotati di taccuino per prendere appunti su cosa c'era che secondo loro non andasse bene e alla fine i taccuini sono rimasti vuoti e in
cambio sono arrivati gli applausi.
Sono, una persona come tanti, senza grilli per la testa, scrivo e pubblico non per cercare il guadagno, ma solo per la soddisfazione di essere apprezzato per quello che scrivo, non sono e non sono stato mai invidioso, non ho mai navigato nell'oro, ma ho sempre cercato di mantenere la famiglia onestamente e arrivare a fine mese facendo il possibile di arrivarci discretamente.

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore preferito a cui mi ispiro molto è Luigi Pirandello.

4. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia formazione nel contesto sociale ha avuto la sua importanza, mi ha aiutato molto.

5. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Quando scrivo non voglio raccontare la realtà anche se nei miei scritti c'è molto di esse, chiaramente la realtà la vivo quotidianamente nel bene e nel male.

6 Quanto di Lei c’è in ciò che ha scritto?
Quando scrivo non voglio raccontare la realtà anche se nei miei scritti c'è molto di esse, chiaramente la realtà la vivo quotidianamente nel bene e nel male. Chiaramente quanto scrivo anche se in maniera non integrante ma di me c'è sempre qualcosa.

7. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Scrivo sempre da solo, non interpello mai nessuno e faccio vedere quello che scrivo a lavoro finito.

8. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo il futuro della scritta sia l'ebook, lo trovo interessante.

9. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è molto interessante, ma non trascurerei il cartaceo, l'audio libro non lo puoi mettere sul comodino anche se con i mezzi di oggi tutto è possibile, ma con il cartaceo allunghi una mano e
lo prendi, con l'audiolibro non verrebbe così facile, anche se, ripeto, è molto interessante, ti coinvolge meglio del cartaceo.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Martedì, 03 Marzo 2020 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)