1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è tutto! Posso dire che per me è come viaggiare attraverso mondi, alla scoperta di posti nuovi anche se non gli ho mai sperimentati di persona. Quando scrivo sento una pace dentro che mi rilassa.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro mi rivedo tantissimo in Nolan, lui rappresenta ciò che ai tempi della scuola i miei compagni facevano con me, io a differenza sua non avevo un angelo custode come Matt ma grazie all'aiuto di qualcuno a cui tenevo sono riuscita a vincere il mio combattimento contro i bulli... mi rivedo anche nell'evoluzione di Nolan… perché adesso lui è esattamente come sono diventata io.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro mi ha aperto un mondo, come mi ha detto un'amica ho trovato il mio Harry Potter.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ci ho pensato parecchio, inizialmente volevo intitolarlo: "Tre Round per amore di mio fratello" ma poi ho pensato che tre round erano troppo pochi per un combattimento e ho cercato online come trovare un titolo efficace ed ho letto che si poteva anche prendere una frase di una canzone che poteva starci bene e non potevo pensare ad altro che a "Eye of the tiger".
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei Markus Zusak perché lui con i romanzi e con le parole che usa riesce a prenderti e al tempo farti emozionare.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo sempre nel cuore.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Andavo alle medie e il professore di matematica cominciò a parlare di libri, e a me venne un colpo di genio e pensai che scrivere mi sarebbe piaciuto assai perché fin da piccola adoravo inventare storie.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho pensato di scrivere sulla boxe dopo aver visto ovviamente i film di Rocky. I rapporti tra fratelli mi hanno sempre appassionato e mi piace crearne sempre di nuovi, la boxe è uno sport a cui tengo particolarmente anche perché piace tanto al mio fratellino. Ho iniziato a scriverlo insieme a una mia amica e da lì non ho più smesso.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Beh... devo dire che è davvero una situazione bellissima, ti senti invincibile e pensi di essere forte e che riesci a fare qualsiasi cosa.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Da cima a fondo ancora nessuno... ho fatto leggere qualche pezzo qua e là alle mie amiche.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Odio i libri in formato digitale, non possono di certo sostituire l'odore inebriante delle pagine di un cartaceo appena comprato.